Il sindaco non crede alla rapina «Questa non è un'altra Gorgo»

Sabato 3 Marzo 2018
Il sindaco non crede alla rapina «Questa non è un'altra Gorgo»
LE REAZIONI
CISON La ferocia con cui sono stati uccisi Loris Nicolasi e la moglie Annamaria Niola ha subito riportato alla mente la notte del 21 agosto 2007, quando a Gorgo al Monticano vennero trucidati, durante un tentativo di rapina, i coniugi Pellicciardi. Una ferita ancora aperta che ha segnato negli anni la vita sociale, e politica, di tutto un territorio.
DELITTI DIVERSI
Ma il sindaco di Cison di Valmarino Cristina Pin chiede che non siano fatti accostamenti di alcun tipo, soprattutto in un momento in cui non è ancora stata chiarita la natura del duplice delitto consumatosi giovedì mattina in via Marzolle a Rolle, località scelta non solo da chi vi abita da anni, per lo più viticoltori e contadini, ma anche da professionisti che tra queste colline hanno deciso di comprare la seconda casa. «Rolle non deve essere accostata a Gorgo al Monticano: non devono essere fatti paragoni di alcun tipo. Quello che è successo è gravissimo, ma per quanto ho capito la natura dei delitti è del tutto diversa».
Questo non significa che la barbara uccisione di Loris Nicolasi e Annamaria Niola non abbia scosso una comunità rimasta sempre ai margini delle vicende di cronaca nera. «Siamo tutti sconvolti - ammette il primo cittadino - perchè questa è una comunità tranquilla e notizie del genere le avevamo lette solo sui giornali. Ma sono sicura che questo rimarrà un caso isolato: ho completa fiducia nelle forze dell'ordine che stanno lavorando senza tregua. Sono convinta che gli inquirenti arriveranno velocemente a un risultato. Certo rimane lo sconcerto e la vicinanza nostra ai familiari delle vittime. Non le conoscevo personalmente, ma appena ho saputo cos'ero successo mi sono messa in contatto con la figlia della coppia, alla quale ho dato la mia completa disponibilità qualora avesse bisogno del supporto del Comune».
Quello che chiede il sindaco Pin insomma è di non fare una «caccia ai mostri», così l'ha definita, per cavalcare le paure della gente. Di sicuro Cison di Valmarino e Rolle in particolare non vogliono subire il riflesso di un'immagine negativa, soprattutto prima che siano concluse le indagini e sia fatta completa chiarezza su chi e perchè abbia ucciso i coniugi Nicolasi.
LA PAURA
Domattina, intanto, arriveranno a Rolle, nella villetta di via Marzolle, anche i carabinieri del reparto investigativo scientifico di Parma. Gli esperti del Ris effettueranno il sopralluogo sia all'esterno dell'abitazione e del rustico in ristrutturazione, dove sono stati trovati i corpi dei due pensionati, sia all'interno della villetta, trovata a soqquadro al rientro dal lavoro da Katiuscia, secondogenita della coppia, che dopo essersi messa alla ricerca dei genitori li ha trovati privi di vita e ha chiesto l'intervento dei carabinieri e dei soccorritori del 118.
I residenti della Pedemontana, nonostante gli appelli alla calma, sono però preoccupati. Anche alla luce dell'altro inquietante episodio avvenuto a pochi chilometri da Cison di Valmarino: la notte precedente all'assassinio dei coniugi Nicolasi, a Farra di Soligo una 49enne polacca è finita in balia di una banda che l'ha immobilizzata in casa, costringendola al letto con delle fascette da elettricista, e tramortita con un taser che produce scariche elettriche. Tra il duplice omicidio di Cison e l'episodio di Farra non ci sarebbero fortunatamente collegamenti. A confermarlo sia i carabinieri che il sindaco Giuseppe Nardi: «Non ci sono correlazioni - afferma - e invito a chi abbia visto qualcosa di sospetto a segnalarlo alle forze dell'ordine».
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci