ALLARMI E PSICOSI
La psicosi è generata anche da notizie vere, ma in molti

Domenica 23 Febbraio 2020
ALLARMI E PSICOSI
La psicosi è generata anche da notizie vere, ma in molti ieri hanno creduto e ceduto alle immancabili fake news. Falsificata la pagina di una testata online, annunciando un secondo contagio anche a Campolongo Maggiore. Immediata la reazione del sindaco Andrea Zampieri («Ci rivolgeremo a carabinieri e alla polizia postale, pronti a denunciare il responsabile per procurato allarme») e dell'editore della testata che ha già depositato la denuncia.
La schermata del sito web è stata manomessa nel contenuto e nella grafica, riportando la falsa notizia del contagio di un 40enne di Campolongo dopo quello (vero) di Oriago, per poi farla circolare attraverso i social arrivando anche agli amministratori locali. Ma non basta. La fake news aggiungeva anche che il 40enne si trovava ricoverato ora nel reparto di rianimazione di Padova, attribuendo inoltre falsamente l'informazione ad una dichiarazione del governatore del Veneto Luca Zaia all'agenzia Ansa. L'amministrazione, ricevuta la fotografia manomessa, ha subito contattato gli organi istituzionali avendo la conferma che si trattava di una notizia falsa, frutto dell'iniziativa di ignoti. Il sindaco Zampieri ha poi smentito il tutto tramite i social network, quindi sono scattate le denunce.
Nel Miranese i falsari si sono invece messi in moto dal primo mattino e, fin dai minuti successivi alla diffusione della notizia del primo contagio veneziano, è spuntata la bufala della chiusura dell'ospedale di Dolo e, poi, del Pronto soccorso di Mirano. Nulla di tutto ciò ovviamente: nei due nosocomi l'attività è proseguita regolarmente, con disposizioni riguardanti solo singoli reparti e personale sanitario, a cominciare da quello entrato in contatto con il paziente infetto. Le fake riguardanti i due ospedali sono le più odiose perché hanno messo in allarme molti cittadini, dando l'idea di un'assistenza interrotta che, invece, è stata potenziata proprio a causa dell'emergenza. La psicosi ha generato anche la corsa alle mascherine e ai geli disinfettanti, letteralmente andati a ruba praticamente anche in tutte le farmacie del territorio, generando episodi al limite, quasi come alcuni cittadini che, non trovando più mascherine chirurgiche dal farmacista di fiducia, sono andati in ferramenta a comprare quelle antipolvere utilizzate normalmente per l'edilizia.
Gaia Bortolussi
Filippo De Gaspari
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