Treni, ridotte le corse fino a Maniago

Sabato 10 Agosto 2019
Treni, ridotte le corse fino a Maniago
SACILE
Il consigliere regionale del Pd Nicola Conficoni lo aveva anticipato giovedì: la Regione intende diminuire il numero delle corse sulla tratta ferroviaria Sacile-Maniago. Orientamento confermato ieri dallo stesso assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti.
L'ASSESSORE REGIONALE
«Lo sviluppo della linea ferroviaria Sacile-Gemona rappresenta un progetto articolato di medio e lungo periodo su cui l'amministrazione regionale sta investendo molte energie e sta lavorando in sinergia con i Comuni, è la premessa del componente della giunta Fedriga. «La decisione di ridurre le corse giornaliere sulla Sacile-Maniago - ha spiegato l'assessore, rendendo così ufficiali le indiscrezioni che si rincorrevano - è dovuta alla necessità di alleggerire le criticità determinate dai tempi di chiusura del passaggio a livello ed è un atto di responsabilità».
I PASSAGGI A LIVELLO
Pizzimenti ha chiarito, infatti, che «per risolvere i problemi della statale 13 occorreva realizzare un sottopasso stradale, opera che costa 8 milioni e i cui tempi non sono brevi. Ce ne stiamo occupando noi. Stesso discorso vale per l'eliminazione dei tanti passaggi a livello che costellano la linea ferroviaria, su cui abbiamo avviato un confronto con Rete ferroviaria italiana». «Un conto è la teoria, un altro è la pratica, che è fatta di risorse da reperire, confronti da attivare, problemi da risolvere e di servizi che devono funzionare nella realtà. Non nascondiamo quindi la polvere sotto il tappeto, come qualcuno ha insinuato - ha concluso l'assessore regionale rispondendo, pur senza citarlo, allo stesso Conficoni -, ma stiamo ripulendo come prima cosa quella lasciata da chi ci ha preceduto per dare vita a soluzioni di mobilità ferroviaria fruibili senza disagi collaterali».
LE REAZIONI
La decisione ha suscitato ieri reazioni contrastanti. Da una parte è stata salutata con soddisfazione da chi è vittima dei disservizi che, a causa della ferrovia, coinvolgono la viabilità stradale; dall'altra c'è una forte preoccupazione da parte dei pendolari e degli studenti che da un anno e mezzo si erano nuovamente fidelizzati e adesso temono che la riduzione possa portare a disagi e mancate coincidenze. Tra chi critica questo dietrofront ci sono anche molti amministratori locali della pedemontana che hanno ricordato come l'esecutivo Fedriga avesse assicurato, fino a pochi mesi, fa addirittura l'allungamento della servizio del trasporto pubblico locale fino a Travesio - per servire la Roncadin di Meduno, che sta portando avanti un progetto di ampliamento dello stabilimento anche in chiave turistica -, ed ora invece con un'improvvisa retromarcia stabilisce una rotta esattamente contraria.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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