SPILIMBERGO
E se Spilimbergo fosse il primo comune pentastellato della provincia

Mercoledì 28 Marzo 2018
SPILIMBERGO
E se Spilimbergo fosse il primo comune pentastellato della provincia di Pordenone? La possibilità non è affatto remota dal momento che la galassia del centrodestra, che solo un mese fa aveva fatto il pieno alle Politiche, si è sfaldata e ci sarà una guerra fratricida. Un epilogo kafkiano di decenni di amministrazione ininterrotta: un quarto di secolo, prima con l'allora Lega Nord e quindi con un'alleanza blindata con gli azzurri. Le condizioni per trovare un accordo c'erano tutte: i segretari provinciali della Lega (Stefano Zannier) e di Forza Italia (il sindaco Renzo Francesconi, che si è dimesso per correre alle Regionali con il partito di Berlusconi) sono entrambi spilimberghesi. Ma a rompere le uova nel paniere ci hanno pensato le civiche. Decisivo il veto posto da Roberto Mongiat - giunto alla sua sesta elezione, da 25 anni siede nella stanza dei bottoni - sul nome di Marco Dreosto. Una posizione irremovibile che ha condizionato anche tutti gli alleati. Dunque, prigioniero di conflitti interni, il centrodestra correrà diviso: Enrico Sarcinelli, 39 anni, avvocato, vicesindaco uscente, è sostenuto da Popolo di centrodestra-Forza Spilimbergo, Vivere Spilimbergo, Con & per Spilimbergo e Fratelli d'Italia. Quattro liste che, almeno sulla carta, lo vedrebbero partire leggermente favorito, se non altro per il gran numero di aspiranti consiglieri (ben 75) che potrebbero trainare anche la sua elezione. Se la vedrà con Marco Dreosto, 49 anni, responsabile marketing del colosso automobilistico Sina: ha l'appoggio della Lega (è un fedelissimo di Fedriga), di Spilimbergo civica e dell'altra civica Patto per Spilimbergo. Dreosto è stato a sua volta vicesindaco nel primo mandato di Francesconi ed è attuale assessore al bilancio. In totale può contare su 52 candidati consiglieri pronti ad approfittare della guerra, - che riguarderà anche la corsa per Trieste: in lizza ci sono, sempre della città, proprio Zannier, Francesconi e l'altro ex sindaco e già presidente della Scuola mosaicisti Alido Gerussi, paladino del Patto per l'Autonomia - ci sono Leonardo Soresi, 45 anni, commercialista, candidato sindaco per il centrosinistra unito, sostenuto dalle civiche Spilimbergo in cammino e Spilimbergo democratica (per un totale di 33 candidati consiglieri). La forza di Soresi - figlio di Arturo, già sindaco leghista (ma si presentò come indipendente) - sta nella freschezza della proposta: ultramaratoneta e ambientalista, sta raccogliendo numerosi consensi nell'ambito delle persone contrarie al raddoppio dell'inceneritore di Tauriano. Può contare sull'agguerrito sostegno di un Partito Democratico che rispetto ad altre città della provincia ha saputo fare un'opposizione dura all'esecutivo Francesconi, mettendolo spesso in difficoltà, proprio come sull'inceneritore, il cui iter è stato stoppato dopo una sorta di sommossa popolare che era stata lanciata proprio da Soresi. Ultimo sfidante in gara è Jacopo Sedran, 43 anni, operatore marketing, candidato per il Movimento 5 stelle, che alle elezioni comunali si presenta con una propria lista, formata da 13 aspiranti consiglieri. Se si replicasse lo schema delle Politiche le chance non sarebbero elevate, ma nel frattempo c'è stata l'elezione dei presidente delle Camere e i pentastellati sembrano volare nei sondaggi. Con la Lega impegnata a battagliare con i suoi, non è detto che non possa scaturire la sorpresa. In totale dunque sono ben dieci le liste presentate e addirittura 173 coloro i quali aspirano a sedersi in Consiglio comunale a palazzo di Sopra. Non male per una cittadina che conta su circa 12.400 abitanti: significa che c'è un candidato ogni 71 residenti.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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