SACILE
Procreazione medicalmente assistita (Pma) a Sacile: stato dell'arte e

Venerdì 19 Marzo 2021
SACILE Procreazione medicalmente assistita (Pma) a Sacile: stato dell'arte e
SACILE
Procreazione medicalmente assistita (Pma) a Sacile: stato dell'arte e sviluppi futuri. Questo il tema perfezionato in ospedale a Sacile, sede della struttura, con l'assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi, il direttore generale dell'Asfo Joseph Polimeni, il sindaco Carlo Spagnol, la responsabile del Distretto Ovest Barbara Geri, il direttore sanitario Michele Chittaro, e la ginecologa Giuseppa Fuggetta, direttore della Pma. «Stiamo parlando- ha Polimeni - di una struttura di eccellenza in Regione. Partita nel 2018, ha operato bene, al di là dei numeri, senza risentire dell'emergenza sanitaria. Va ulteriormente valorizzata». Polimeni ha poi toccato alcuni temi specifici del servizio che si trova al secondo piano del Padiglione Meneghini.
MACRO AREE
Due i settori d'azione. Il primo, che si sviluppa su due aree. La prima è di reparto: ci sono 4 camere di osservazione, tre con letti e una con poltrone per i momenti successivi al trasferimento di Ovociti o embrioni. Il settore si completa con ambulatori e altre sale che garantiscono la privacy delle coppie. Poi c'è l'area detta cuore pulsante del Servizio, comprende un ambulatorio chirurgico per le operazioni di pick up, il prelievo degli ovociti e il trasfert, con una anticamera attrezzata. Il servizio comprende anche una sala seminologica e una embriologica. C'è poi la banca dove nel crio tank vengono conservati i tessuti femminili e lo sperma maschile. La sicurezza sarà massima: l'area è sorvegliata da una telecamera 24 ore su 24, con un sistema di allarme collegato ai cellulari di tutto il personale del reparto e con la portineria dell'ospedale che è in grado di segnalare in tempo reale eventuali anomalie. Nel reparto si entra solo con un badge, (per pochi). Vi lavorano 5 medici, coordinati da Fuggetta , biologi, due tecnici di laboratorio, una coordinatrice, una segretaria, 5 infermieri e due operatori socio sanitari. Oltre agli interventi di procreazione medicalmente assistita, il reparto si occupa di preservazione della fertilità nel caso di donne e uomini colpiti da patologie, soprattutto oncologiche. Fino a oggi, per le donne, si conservavano gli ovociti, mentre ora si inizierà a preservare anche i tessuti.
IL BILANCIO
Il sindaco Spagnol ha ricordato la scommessa fatta e vinta dall'Azienda sanitaria che, per la Pma, ha puntato su Sacile. «Una sfida - ha precisato - che l'emergenza non ha messo in crisi. La Cittadella della Salutedi Sacile, con la Pma, è diventata anche struttura dove si promuove la nascita». Riccardi ha messo in luce il ruolo di Sacile: «Fondamentale in questo momento difficile per la sanità. Prima - ha chiarito - con le situazioni Covid difficili di Trieste, ora di Udine e Gorizia mentre Pordenone ha dati migliori. Dobbiamo fare squadra per superare le difficoltà soprattutto degli ospedali». Poi un accenno al tema vaccini e al caso Astrazeneca: «Ci auguriamo - ha concluso Riccardi - sia risolta per tornare alle vaccinazioni. All'inaugurazione della Pma a Sacile, ricordo i sorrisi dell'allora primario Tomei soddisfatto degli spazi messi a disposizione. Ringrazio il personale: sono qui a dirvi che vogliamo andare avanti. Voglio evitare doppioni, per questo strutture come questa di Sacile devono avere uno spazio senza sovrapposizioni. Tre aspetti sono importanti per superare questo momento: la resistenza, un grande investimento di capitale umano e una sanità pubblica rinnovata e organizzata bene».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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