«Per noi turisti il Friuli è come la California»

Venerdì 20 Settembre 2019
L'ANTEPRIMA
PORDENONE Il mercato inglese per il turismo regionale ha cifre ancora limitate: circa 24mila presenze all'anno. «Ovvio che per noi - dice Lucio Gomiero, direttore di Promoturismo Fvg - quel mercato ha un'importanza strategica, avendo enormi possibilità di crescita. Per questo dobbiamo pensare a forme di promozione in grado di far conoscere questa regione oltre Manica e in altri Paesi anglosassoni». Ora uno strumento per una comunicazione specifica esiste: è la Brad Guide Friuli Venezia Giulia, presentata ieri a Pordenonelegge davanti a un pubblico interessato ad ascoltare, con lo stesso Gomiero, Adrian Phillips della Bradt editori e l'autrice, con il marito Michael Pauls, Dana Fracaros, che hanno risposto alle domande del giornalista de Il Gazzettino Lorenzo Marchiori. Dana non ha dubbi: «Questa regione è come la California, Lignano è come Palm Beach. Dovete crederci, essere meno umili perché qui si sta benissimo, c'è tutto: mare, montagna, buon vino... con in più arte, storia dai Romani ai Longobardi, da Venezia agli Austriaci. Il sapore mitteleuropeo si coglie ovunque e dopo tanto girare non mancano buon cibo e ottimo vino». Una guida che nel suo farsi ha entusiasmato prima di tutto gli autori, mentre Phillips, parlando della Bradt (nata nel 1974, opera sul mercato inglese e statunitense sia con prodotti cartacei che digitali) ha detto che la guida conta 280 pagine, entrando nei dettagli con informazioni molto precise su itinerari e servizi offerti: sarà distribuita in un'ottantina di paesi, finirà in mano a diverse migliaia di persone. La guida è un conto - incalza Marchiori rivolgendosi al direttore di Promoturismo - ma poi c'è coerenza tra promesse e realtà? «Lavoriamo molto nella selezione degli operatori perché quella coerenza ci sia: qualità dell'accoglienza, della ricettività, dell'offerta enogastronomica e tutto ciò fa la differenza».
Ma cos'è che colpisce di più il turista che giunge in Friuli Venezia Giulia? Dana non ha dubbi: «La grande varietà in un territorio tutto sommato abbastanza piccolo. Da San Daniele a Spilimbergo, da San Vito al Tagliamento a Sappada alle Dolomiti Friulane è tutta una scoperta. Se ci concentriamo sulle città passiamo da Trieste col suo porto e le sue architetture asburgiche a Udine ancora medievale e ricca di arte con il suo Tiepolo; da Pordenone col suo campanile e facciate dipinte già proiettata verso il Veneto a una Gorizia così aggraziata, dove non ci si accorge più che si passa il confine con la Slovenia». Ma per godere di tutta questa varietà quanto tempo si dovrebbe restare in regione? «Tre settimane - risponde sicura Dana - così si potrà vedere e conoscere se non tutto, almeno il più possibile dai monti al mare. Tenendo conto che con i servizi pubblici si possono raggiungere facilmente diverse località». Aggiunge Phillips: «Il turista anglosassone ama molto l'aria aperta, la bici e qui può vivere al meglio questa dimensione. Come me, sono moltissimi coloro che si muovono in bicicletta e qui si può fare».
N.Na.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci