Ospedale, Spagnol: «Potenziare il percorso riabilitativo»

Domenica 13 Ottobre 2019
Ospedale, Spagnol: «Potenziare il percorso riabilitativo»
SACILE
«Parlare di presa in carico complessiva dei bisogni della persona è oggi l'approccio che consente di affrontare con piena attualità le criticità in ambito socio-sanitario». Lo sottolinea il sindaco Carlo Spagnol che, nel momento in cui il problema della salute sta attraversando una fase di cambiamento a livello regionale, interviene sulle vicende riguardanti la sanità sacilese. «Comprendere la delicatezza e la complessità di questo aspetto - evidenzia Spagnol - significa gettare le basi per progettare un'azione che soddisfi le necessità di una società che ha bisogni differenti rispetto al passato. L'attuale assetto del presidio ospedaliero sacilese è frutto di un lungo e responsabile percorso di trasformazione e di revisione dei servizi erogati, un'esperienza che va riconosciuta nella sua lungimiranza e nella sua efficacia, e che nell'attuazione delle riforma sanitaria regionale, è stata colta in tutti i suoi elementi di valore. In passato sono state fatte riforme di sistema, capaci di mantenere il servizio sanitario regionale ai più alti livelli di efficacia e di efficienza, per garantire le risposte più adeguate alla miglior tutela della salute della comunità». Entrando nel merito di quanto offre la struttura sacilese, sottolinea che «il nostro presidio ospedaliero rappresenta un vero e proprio nodo di una rete di servizi nei quali i bisogni di salute trovano una risposta adeguata e nell'erogazione dei servizi c'è la giusta continuità di assistenza e cura estesa a coprire il territorio che comprende sette Comuni (Sacile, Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda e Polcenigo) con la presenza integrata di servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali capaci di garantire la presa in carico dei problemi». Il sindaco evidenzia come sia giusto ricordare come la riforma regionale in corso di definizione proponga la strada dell'integrazione ospedale-territorio, che rappresenta nei fatti il percorso fin qui condotto dall'esperienza dell'area sacilese. Proseguendo nella sua analisi rileva che «ora, in considerazione del fatto che la domanda di servizi e percorsi riabilitativi è in crescita, ritengo opportuno che l'esperienza di prestazioni già in atto a Sacile possa essere opportunamente potenziata. Rispetto a questa possibilità, intendo coinvolgere ampiamente l'assemblea dei sindaci del servizi sociale dei Comuni (ex Ambito 6.1) con i quali già si lavora da tempo in modo coordinato su tutti temi inerenti al sociale e socio-assistenziale. Il presidio ospedaliero di Sacile è un polo che interviene a servizio di un territorio molto vasto e, oltre al mantenimento delle funzioni esistenti e quelle programmate, merita il potenziamento e il riconoscimento ufficiale di un ruolo con specifiche funzioni riabilitative, in un quadro di piena integrazione con i servizi offerti dall'azienda sanitaria e dagli enti locali. Vogliamo consolidare l'esperienza intrapresa completando il progetto che concepisce l'area ospedaliera come una parte della città integrata con essa, perfetta integrazione tra funzioni sanitarie e sociali».
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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