LE REAZIONI
FONTANAFREDDA La morte violenta di Alessandro Coltro sta segnando

Sabato 29 Settembre 2018
LE REAZIONI
FONTANAFREDDA La morte violenta di Alessandro Coltro sta segnando la vita di chi lo conosceva e gli era vicino. Difficile realizzare il fatto che quella persona segnata sin dall'infanzia da una grave malattia che gli aveva deturpato il volto e che tutti hanno sempre conosciuto per i suoi modi garbati e gentili, senza mai far pesare una situazione personale sicuramente non facile, possa essere caduto sotto i colpi di un assassino. Gli stessi amici non riescono ancora a capacitarsi di quanto accaduto ad ormai cinque giorni da quando aveva smesso di rispondere ai messaggi Whatsapp e a rispondere al cellulare, e continuano a rimanere chiusi. Nessuno vuole dire nulla, anche per un segno di nrispetto. Molte le ipotesi che girano in paese, ma tutti attendono l'avanzare delle indagini e si augurano che le forze di polizia impegnate nella caccia all'assassino possano davvero arrivare a scoprire il più presto possibile, colui che lunedì sera ha ucciso il loro amico nel parcheggio del centro commerciale Meta.
L'INTER CLUB
Tra le passioni di Alessandro Coltro c'erano la caccia e il calcio. Entrambe ereditate dal padre GianFranco. Il papà per anni era stato un cacciatore, ma anche direttore della Riserva di caccia di Sacile. Una passione che aveva tramandato al figlio che infatti possedeva alcune armi a canna lunga, come avevano confermato i Carabinieri che stanno procedendo con le indagini. Spesso andava a caccia con il padre e dopo una battuta si ritrovavano al Bar Pizzeria All'antico Tempio di Diego Del Fiol a San Giovanni del Tempio in Comune di Sacile. Qui ha sede anche l'Inter Club di Fontanafredda oggi guidato da Sandra Viol coadiuvata dal vicepresidente e per molti anni presidente, GianFranco Del Tedesco di Fontanafredda. La sede legale del Club è di fatto qui a casa mia. Noi però - spiega Del Tedesco per vedere le partite ci ritroviamo a San Giovanni del Tempio (a confine con Fontanafredda) da Diego Del Fiol. Conoscevamo il papà che si era iscritto al nostro Club da alcuni anni, arrivato qui dopo la chiusura del Club cui facevano riferimento gli appassionati di Sacile, mentre Alessandro che aveva ereditato la stessa passione del padre per i colori nerazzurri, non era così assiduo, e non aveva sottoscritto alcuna tessera. Io l'ho visto qualche volta, ma non lo conoscevo più di tanto. Altra passione dunque, tramandata di padre in figlio. Anche Diego Del Fiol ricorda Alessandro Coltro. Ci conoscevamo da tanto. I nostri genitori avevano le stesse passioni, caccia e Inter, e quindi veniva anche qui da noi, soprattutto dopo una battuta di caccia. Veniva anche a vedere qualche volta le partite, ma era soprattutto il papà l'iscritto vero. Una passione, quella per il calcio, che lo vedeva non di rado andare a seguire le partite con gli amici. Proprio questa settimana avrebbe dovuto andare grazie all'abbonamento prestatogli dall'amico Alessio Piccoli del bar 77 di Sacile - a vedere la partita dell'Udinese che giocava in casa contro la Lazio.
Riccardo Saccon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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