LE MISURE
PORDENONE Un patto di mutuo aiuto siglato con i gestori del Paff (il

Martedì 15 Ottobre 2019
LE MISURE
PORDENONE Un patto di mutuo aiuto siglato con i gestori del Paff (il palazzo del fumetto), che dovranno avvisare le forze dell'ordine appena noteranno qualcosa di strano almeno nelle zone del parco più vicine alla struttura in muratura. Le pattuglie miste con l'impiego di polizia di Stato e polizia locale. Un appello all'Azienda sanitaria, affinché avvii al più presto un programma di recupero per le persone che a causa delle loro stesse difficoltà. Sono i prossimi passi che riguarderanno il parco Galvani, l'area verde che in attesa della più ampia riqualificazione che deriverà dall'uso del fondo periferie, a breve dovrà vedersela con l'arrivo dei visitatori interessati alla mostra sul Pordenone.
SICUREZZA
Dal 25 ottobre la Galleria d'arte moderna di parco Galvani ospiterà la mostra sul Pordenone. L'evento si articola anche nella sede del museo civico d'arte di Palazzo Ricchieri e nel duomo cittadino, ma è la location del polmone verde ad attirare maggiormente l'attenzione. Le operazioni di quest'estate, con la polizia di Stato e quella locale impegnate nel ripulire il parco Galvani da tutte le criticità emerse nel corso dei primi mesi del 2019 sono servite: oggi, anche sentendo le testimonianze di chi l'area verde la vive (per lavoro o per semplice piacere) tutti i giorni, la situazione è nettamente migliorata. Non si vedono più gli assembramenti di sbandati che tanto avevano preoccupato sia chi andava a camminare nel verde che le persone abituate a vivere il parco tutto il giorno. Ma qualche problema c'è ancora: alcuni sbandati, ad esempio, continuano a stazionare sulle panchine installate sui due lati del camminamento che circonda l'area centrale del Galvani. E a pochi giorni dal via ufficiale della mostra sul Pordenone, si vorrebbe che anche questo problema fosse risolto.
«Con i gestori del Paff, il palazzo del fumetto, c'è un accordo: quando vedono qualcosa di strano all'interno del parco - spiega l'assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido - devono immediatamente mettersi in contatto con le forze dell'ordine». E una sorta di prima barriera di sicurezza.
LA RICHIESTA
Ma il futuro del parco Galvani, che non dev'essere orientato solamente alla mostra sul Pordenone, la cui fine è programmata per il 2 febbraio, passa anche da un'operazione che in realtà per ora sembra essere stata solamente annunciata, e cioè la perlustrazione dell'area da parte degli esperti dell'Azienda sanitaria per individuare i casi di disagio e provare a risolverli alla radice. Non solo repressione, quindi, ma spirito votato all'assistenza nei confronti di quelli che vengono chiamati sbandati, ma che con un progetto di recupero sul lungo periodo potrebbero essere salvati. «È il momento - ha proseguito ancora Loperfido - che l'Azienda sanitaria faccia la sua parte e inizi fattivamente a collaborare per risolvere le situazioni di disagio».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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