LA SCELTA
PORDENONE Per una Pordenone che accoglie con benevolenza gli investimenti

Mercoledì 26 Giugno 2019
LA SCELTA
PORDENONE Per una Pordenone che accoglie con benevolenza gli investimenti dei privati, ce n'è un'altra che scivola e sfratta una delle realtà più all'avanguardia del territorio da una sede di pregio. Il Polo tecnologico young, infatti, tra pochi giorni lascerà Villa Cattaneo. E 15 aziende, perlopiù start-up guidate da giovani imprenditori di trent'anni o giù di lì, resteranno momentaneamente sulla strada.
L'ANNUNCIO
Il numero uno del Polo - inteso come quello centrale della Comina - Franco Scolari, ieri mattina ha preparato una lettera. L'ha spedita ai rappresentanti delle aziende che trovano posto a Villa Cattaneo, la bella residenza che si trova di fronte al centro sportivo Bruno De Marchi di Pordenone. «Ci dispiace - ha detto amaramente Scolari - aver capito che sul sito ci siano intenzioni diverse dalle nostre. Ci scusiamo». E qui è necessario fermarsi e fare un passo indietro: la convenzione tra il Polo young e il Comune per Villa Cattaneo scadrà il 30 giugno. Non ci sarà un rinnovo, e 15 aziende rimarranno senza una sede. Cosa succederà dunque all'interno delle stanze eleganti della residenza che si trova tra Villanova e le prime propaggini di Vallenoncello? Vi arriveranno i giudici di pace di Pordenone.
LA COMUNICAZIONE
A parlare in questo caso è Walter De Bortoli, che in qualità di assessore cura il patrimonio comunale. «La giunta - ha detto - in questo momento ha valutato che fosse prioritario lo spostamento dei giudici di pace dall'edificio (adiacente al Tribunale, ndr) che attualmente li ospita e che dovrà subire lavori di ristrutturazione. Domani (oggi, ndr) ci sarà un primo sopralluogo con i tecnici per valutare ufficialmente se gli spazi di Villa Cattaneo andranno bene per i giudici di pace». Si tratterà nel dettaglio di concedere otto-dieci stanze per un periodo che potrà raggiungere anche i due anni. I giudici di pace saranno molto probabilmente sistemati al terzo piano della struttura, in attesa dei lavori che prenderanno piede nella sede originaria. «È un preciso mandato del sindaco», ha ribadito senza esitazioni Walter De Bortoli. Per ristrutturare l'attuale casa dei giudici di pace serviranno circa 2,4 milioni di euro. Tutti dati che il Comune ha in mano, ma che al momento importano poco a chi dirige il Polo tecnologico, e di conseguenza decide anche le sorti del Polo young, cioè la branca più giovane della struttura. A Villa Cattaneo si era tentata la strada dell'innovazione spinta, con largo spazio ai giovani che avevano manifestato la volontà di mettere su famiglia, nel senso più imprenditoriale del termine. Dove per famiglia si intendevano invenzioni, prodotti del futuro, opere dell'ingegno.
Entro il 30 giugno ci sarà aria di trasloco, anche se all'interno del Polo si parla senza mezzi termini di sfratto. È polemico, ad esempio, l'intervento firmato sempre da Franco Scolari, ma stavolta al di fuori della lettera formale inviata alle aziende che dovranno andarsene da Villa Cattaneo. «Avremmo gradito almeno una risposta da parte del Comune ha detto - e invece dopo aver bussato a molte porte, non ho ottenuto alcunché. Per questo abbiamo dovuto comunicare che le aziende se ne dovranno andare».
Dove? Ad oggi non si sa, perché il Polo padre, quello della Comina, è già pieno come un uovo. C'è chi avrà più fortuna e troverà un mezzo capannone dove elemosinare un affitto, mentre altri torneranno a casa, in un garage come il primo Steve Jobs, augurando loro la stessa fortuna.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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