LA NUOVA SFIDA
PORDENONE I fondamenti ci sono: Pordenone è una città

Mercoledì 14 Aprile 2021
LA NUOVA SFIDA PORDENONE I fondamenti ci sono: Pordenone è una città
LA NUOVA SFIDA
PORDENONE I fondamenti ci sono: Pordenone è una città con una vocazione culturale come ha ribadito ieri l'assessore Pietro Tropeano in un intervento all'Ute ed è pronta a rilanciare la sua candidatura a Capitale della cultura per il 2024. Una decina di giorni fa - spiega - abbiamo avuto un nuovo incontro con il professor Maurizio Cecconi e con il sindaco, nel quale abbiamo messo in piedi un programma di massima per un appuntamento ulteriore con il coinvolgimento di Gorizia, già designata Capitale della cultura europea per il 2025, e della Regione, che diventeranno i nostri due compagni di viaggio. L'anno prossimo sarà pubblicato il bando e a quel punto cominceremo gli incontri con i vari stakeholder.
I PARTNER
La partita dovrà infatti allargarsi a tutti i portatori di interesse, da Pordenonelegge alle piccole associazioni culturali, fino al mondo dell'imprenditoria. Cercheremo di dare importanza al territorio e ai Comuni vicini, in un gioco di squadra che coinvolgerà eccellenze come la Scuola del mosaico e il Craf. I fondamenti, appunto, ci sono ribadisce l'assessore alla Cultura -: Dall'esperienza di questi cinque anni di amministrazione, non posso che confermare che Pordenone è una città con una grande vocazione culturale, e certamente la più importante chiave di lettura della nostra città dopo la crisi del manifatturiero viene proprio dalla cultura. Quanto alla candidatura a Capitale italiana, c'è soprattutto l'idea che la città possa cambiare, a cominciare dalla trasformazione urbanistica in corso, e puntare sulla collaborazione con Gorizia, la cui designazione a Capitale europea della cultura è un assist importante in un percorso verso l'Est europeo. Per dare un valore aggiunto alla cultura e alle manifestazioni culturali che a Pordenone già c'erano - spiega ancora Tropeano - ho pensato che fosse necessario creare una sorta di sistema cultura Pordenone, cioè un momento di aggregazione e di crescita culturale sia per la città che per il territorio.
DESIGN E FUMETTO
Ed elenca quelli che sono stati gli assi strategici di questi anni: i grandi eventi; il rapporto fra cultura, design e innovazione, sviluppato fra l'altro con le due mostre Elettrodomesticità e Il design dei Castiglioni; l'accessibilità dei nostri musei cittadini, con progetti innovativi come quello per la lettura digitale delle opere d'arte; la rigenerazione urbanistico-culturale attuata con il Paff e la Casa della musica; l'attenzione ai quartieri. In attesa del 2024, si lavora anche ad altri obiettivi. Il primo è la realizzazione di un Centro internazionale di documentazione su Giovanni Antonio de' Sacchis, anche per rispondere alla richiesta di organizzare piccole mostre itineranti dedicate al Pordenone. C'è poi un'altra candidatura, quella a Capitale italiana del libro, della quale si comincerà a parlare in autunno interlocutore principale Pordenonelegge -, in attesa del bando che uscirà nel 2022. E poi due mostre: per la prima, quella dedicata a Michelangelo Grigoletti, tutto è sostanzialmente pronto per un'inaugurazione che dovrebbe essere fissata intorno alla prima settimana di maggio; aprirà invece probabilmente a novembre un'altra esposizione dedicata agli artisti friulani del Novecento, che sarà anche l'occasione, annuncia l'assessore, per l'attesa esposizione al pubblico della Collezione Zacchi-Ruini, 41 capolavori acquisiti dall'amministrazione nel 2000 che rappresentano molte delle tipologie espressive dell'arte italiana fra gli anni Dieci e Settanta del secolo scorso.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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