LA GUERRA DELLE ANTENNE
PORDENONE Il 5G, la tecnologia di telefonia mobile di

Mercoledì 3 Giugno 2020
LA GUERRA DELLE ANTENNE
PORDENONE Il 5G, la tecnologia di telefonia mobile di quinta generazione, che permette prestazioni e velocità molto più elevate di quella attuale, fa già paura. A Pordenone si è appena cominciato a discutere della possibilità di assecondare o meno le richieste che stanno giungendo dalle compagnie telefoniche, tuttavia è già arrivata al sindaco Alessandro Ciriani la prima diffida e la richiesta di sospensione delle installazioni 5G.
LA DIFFIDA
L'iniziativa è del Meta (Movimento etico animali e ambiente) di Pordenone che nel formulare l'intimazione ha avuto la collaborazione dei cugini di Padova e Venezia. La presidente Francesca Fedrigo ha chiesto a Ciriani di seguire l'esempio di Andrea Gava, sindaco di Caneva, che senza troppi giri di parole nei mesi scorsi ha detto no alla nuova tecnologia. «Di esempi virtuosi e rispettosi per la salute delle persone sostiene Fedrigo ce ne sono sempre più. Se poco importano, purtroppo, i danni che il 5G cagionerà ad ambiente e animali, il sindaco Ciriani pensi almeno a quelli a cui potrebbero andare incontri i suoi cittadini».
È il Meta, dunque, a fare da apripista nella battaglia contro la nuova tecnologia che promette cambiamenti epocali nel mondo, dal momento che una connessione rapida e diffusa a internet abiliterà tecnologie quali intelligenza artificiale, gestione di grandi database e internet delle cose.
«Ovunque - sottolinea il Movimento - sta partendo la nuova rete per cellulari in tecnologia di quinta generazione. La nostra associazione sta seguendo questa evoluzione già da qualche tempo, ma ora riteniamo sia arrivato il momento di prendere una posizione. Dato che non esistono certezze scientifiche che possano garantire la salubrità di queste nuove tecnologie e in attesa che dal mondo scientifico arrivino delle risposte, riteniamo che sia assolutamente da evitare ogni rischio. In realtà, già a settembre 2018 una richiesta di moratoria dell'introduzione del 5G, presentata alla Commissione europea da oltre 180 medici e scienziati di 35 nazionalità diverse, faceva riferimento a un accresciuto rischio di tumori, demenza di Alzheimer e riduzione della fertilità, generato dall'esposizione del corpo umano alle radiazioni elettromagnetiche. Tra gli studi, alcuni attestano anche un possibile elevato impatto su alcune specifiche funzioni fisiologiche, come ad esempio sulla capacità procreativa nell'essere umano. Oltre a questo, aggiungiamo la preoccupante ricerca effettuata qui in Italia dall'Istituto Ramazzini di Bologna. Per tutte queste ragioni, la nostra associazione ha deciso di chiedere che vengano fermate le sperimentazioni e le installazioni di nuovi impianti, e di adottare il principio di precauzione. Ogni amministrazione avrà quindi a disposizione una proposta di ordinanza, che è già stata adottata in un centinaio di comuni; mentre altre centinaia hanno adottato mozioni o deliberazioni».
SATURAZIONE
Meta - viene precisato - «non può accettare che l'ambiente venga ulteriormente devastato da nuove installazioni: le reti di telefonia attuali hanno già saturato il campo elettrico in molte località, con valori di volt/metro già abbastanza elevati e preoccupanti. Migliaia di tralicci si aggiungono alle già decine di migliaia esistenti, compromettendo ulteriormente gli equilibri di tutto il territorio. E non possiamo nemmeno accettare - è la chiosa finale - che nel nome di una tecnologia inarrestabile e molto spesso inutile e pericolosa (guida autonoma, robotica, nuovi smartphone, nuovi tralicci) si proceda sempre in un'inesauribile e pazzesca corsa verso una snaturazione che coinvolge sicuramente l'essere umano in senso peggiorativo, come nuova pericolosa dipendenza ad oggetti e mentalità che in fin dei conti compromettono sicuramente il nostro equilibrio di esseri viventi».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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