L'84 per cento dei rifiuti è indifferenziato

Martedì 21 Maggio 2019
Sul tavolo dell'assessore Stefania Boltin, che cura il comparto dell'ambiente nella giunta Ciriani, devono ancora arrivare i dati dei primi mesi del 2019. Ma la situazione non dovrebbe essere cambiata di molto, visto che non è stato modificato il meccanismo di raccolta e smaltimento. A preoccupare, in città, è la quota di rifiuti che si trasforma in secco non riciclabile. È il cosiddetto indifferenziato, che non può essere trasformato in altri prodotti. L'obiettivo di qualsiasi amministrazione comunale, oggi, è quello di abbattere il più possibile la quota di rifiuto secco e di aumentare quella della raccolta differenziata. A Pordenone, nel 2018, si è arrivati a toccare la quota dell'84 per cento di rifiuti che non si sono potuti riciclare in alcun modo. I dati li ha forniti l'assessore pordenonese all'Ambiente, Stefania Boltin. Per questo, come avverrà a Udine nel corso dell'anno, anche a Pordenone si sta ragionando sulla possibilità di passare alla raccolta porta a porta, cioè alla cosiddetta differenziata spinta. Via i cassonetti a portata di mano, quindi, e spazio ai calendari materiale per materiale, con gli utenti che dovranno preoccuparsi di esporre davanti al proprio cancello o al piano terra degli appartamenti i sacchi con i rifiuti distinti a seconda dei materiali. Al momento però, contrariamente a quanto accade a Udine, non ci sono date precise.
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