IL PROCEDIMENTO
PORDENONE Da una parte le difese, dall'altra Procura di Pordenone

Giovedì 13 Giugno 2019
IL PROCEDIMENTO PORDENONE Da una parte le difese, dall'altra Procura di Pordenone
IL PROCEDIMENTO
PORDENONE Da una parte le difese, dall'altra Procura di Pordenone e Procura generale. Il 4 luglio comincia in Corte d'appello a Trieste il processo di secondo grado per il crac della Fadalti Spa di Sacile, il colosso dell'edilizia dichiarato insolvente il 9 dicembre 2010 e risorto grazie al gruppo friulano Zanutta. A Pordenone, tra udienza preliminare e collegiale, sono state celebrate tra il 2014 e il 2017 oltre una trentina di udienze prima di arrivare a condanne per complessivi 30 anni di reclusione. In 21 - tra amministratori, manager, sindaci della società, ex amministratore delegato e direttore investimenti di Friulia - erano stati rinviati a giudizio per ipotesi, a vario titolo, di bancarotta semplice e fraudolenta, ricorso abusivo al credito, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato e un'evasione di Iva pari a 2,3 milioni.
I difensori degli imputati condannati in primo grado hanno impugnato la sentenza chiedendo assoluzioni. Il sostituto procuratore Federico Facchin, che nella sua requisitoria aveva quantificato pene per complessivi 48 anni, ha fatto ricorso chiedendo la condanna di coloro che sono usciti dal processo con un'assoluzione (ad eccezione di una posizione relativa a un amministratore espresso da Friulia). Il procuratore generale è stato ancora più severo, perchè ha impugnato anche le sentenze di condanna chiedendo alla Corte d'appello di inasprire le pene.
La prima udienza è fissata per il 4 luglio: 19 sono le persone citate. Si tratta di Piero Fadalti e Alvise Faotto (4 anni e 9 mesi in primo grado), rispettivamente presidente del Cda e amministratore delegato; Gabriele Verardo (4 anni e 6 mesi), amministratore; Luisa ed Emanuela Fadalti (4 anni). Tutti e cinque erano stati inoltre condannati al pagamento di una provvisionale esecutiva di 500mila euro in favore della parte civile Mediocredito e di 5 milioni in favore dell'amministrazione straordinaria della Fadalti spa in liquidazione. A due anni (pena sospesa) e una provvisionale di 2 milioni erano stati condannati per bancarotta semplice e preferenziale Giancarlo Puppo e Claudio Borea, ex ad. A un anno e 6 mesi (pena sospesa) Giorgio Ghezzi, componente del Cda; a un anno (sospesa) Pietro Codognato Perissinotto (presidente del Cda), Claudio Tatozzi e Dimitri Guarino, come membri del Cda. Erano usciti dal processo con un'assoluzione Alessandro Mulas in qualità di amministratore e direttore investimenti di Friulia; Federico Marescotti, ex ad di Friulia, i componenti del collegio sindacale Domenico Porcaro, Ivonne De Conto, Sandro Benvenuti, Giuseppe Cassinis, Anna Grava e Gianni Tulisso.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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