Il modello Policlinico nella struttura ospedaliera

Lunedì 20 Maggio 2019
CANEVA
«L'ipotesi lanciata da Placido Fundarò di un Policlinico del Livenza nella struttura sanitaria di Sacile, trova il nostro appoggio». A dichiararlo è il coordinatore del Comitato per il potenziamento dell'ospedale di Sacile, Egidio Santin: «Una struttura in uso a privati ma convenzionata con il Servizio sanitario pubblico regionale, sul modello della Casa di cura San Giorgio di Pordenone e con gli stessi costi dei ticket per i pazienti - aggiunge -, può essere la soluzione adeguata alle carenze sanitarie della realtà dell'alto Livenza (Sacile, Caneva, Polcenigo, Budoia, Fontanafredda, Brugnera, Prata) che si è vista privata in questi anni di un punto di riferimento per tutta la comunità altoliventina. Tale struttura dovrebbe, a differenza del Policlinico di Pordenone, essere dotata oltre che dei reparti, di un vero Pronto soccorso e di un Pronto soccorso pediatrico».
«La richiesta di un ospedale funzionante a Sacile si fa sempre più pressante», rimarca Santin, evidenziando che «nella sola mattinata di sabato, in tre ore, sotto la pioggia», il Comitato ha raccolto 106 firme a favore di un vero ospedale a Sacile: «Nota positiva - sostiene - che finalmente anche due consiglieri comunali (di Polcenigo, Ezio Bravin e Diego Gottardo) hanno firmato la nostra petizione, mentre nella nostra prima iniziativa a Fiaschetti di Caneva nessuno, e ripetiamo nessuno, dei politici presenti aveva aderito alle richieste del Comitato indirizzate alla Regione. Ci sembra che qualcosa si stia muovendo sotto la spinta popolare anche ai piani alti di piazza Unità d'Italia a Trieste, sede della presidenza della Regione».
Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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