Il gonfalone che non riesce a trovare pace

Sabato 19 Gennaio 2019
PORDENONE Strano destino quello dell'ex Provincia di Pordenone: la più giovane in regione è stata la prima (anche se in realtà il provvedimento valeva anche per Trieste e Gorizia) a chiudere i battenti. L'ente provinciale della Destra Tagliamento è stato l'ultimo nato in regione Friuli Venezia Giulia dopo una lunga e difficile battaglia per la conquista dell'autonomia amministrativa da quello che nel 1968 veniva definito il giogo udinese. È forse per questo che la dismissione della sede di largo San Giorgio è stata quella che più ha creato polemiche e discussioni che sono proseguite per anni. Persino con accuse alla Regione di portare via dalla città del Noncello il patrimonio di quadri che alla Provincia era sempre appartenuto. Tanto da fare urlare al sindaco Alessandro Ciriani che il territorio è depredato come da un'armata napoleonica. Fino al 1. ottobre del 2017, la data simbolo che passerà agli archivi come quella del funerale della Provincia. Quel giorno - in molti nella breve cerimonia in Comune che durò non più di venti minuti parlarono di una triste giornata - il gonfalone gialloblu con la Medaglia d'Oro per la Resistenza fu trasferito dalla Provincia al Comune. «Il gonfalone - ha detto ieri il sindaco Ciriani - è ancora con orgoglio custodito in Comune, ma ho manifestato alla Regione l'opportunità che possa esserci, magari anche prima che l'ente torni operativo, un luogo fisico che rappresenti la Provincia dove il gonfalone possa tornare».
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