IL DIBATTITO
TRIESTE Le case di riposo, i luoghi più colpiti dalla violenza

Venerdì 3 Luglio 2020
IL DIBATTITO
TRIESTE Le case di riposo, i luoghi più colpiti dalla violenza del contagio nei giorni critici dell'emergenza, rischiano una nuova ondata. Ma stavolta il virus non c'entra. O meglio, non direttamente. L'ondata possibile è infatti quella dei rincari, che in virtù dei maggiori costi sostenuti dalle residenze durante la fase acuta della pandemia e delle minori entrate derivanti dal blocco degli accessi potrebbe gravare sulle spalle dei famigliari degli ospiti. È stato questo, ieri, uno degli argomenti discussi in consiglio regionale.
L'INTERVENTO
Dei possibili aumenti delle rette ha parlato il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi. «È volontà della Regione - ha annunciato - intervenire per evitare aumenti delle rette delle case di riposo che andrebbero a ricadere su anziani e famiglie provvedendo all'erogazione di un contributo straordinario a sostegno degli enti gestori delle residenze per anziani, la cui entità verrà definita sulla base delle risorse disponibili». Quindi si interverrà alla fonte, per coprire i buchi e impedire che i rincari finiscano per alleggerire le tasche di chi già paga regolarmente le rette per l'assistenza. «La Regione - ha reso noto Riccardi - ha già provveduto ad effettuare una prima sommaria valutazione sia dei maggior costi sostenuti dalle residenze per scongiurare la diffusione dell'epidemia, sia delle mancate entrate dovute alla sospensione di alcuni servizi e alla riduzione dei nuovi accoglimenti di utenti all'interno delle strutture stesse».
IL FUTURO
In consiglio regionale però non si è parlato solo del presente, ma anche del modello organizzativo futuro dell'assistenza agli anziani nelle strutture d'accoglienza. «Il nostro intervento sulle case di riposo - ha aggiunto sempre Riccardi - non potrà limitarsi a favorire sotto il profilo finanziario la sostenibilità dei servizi erogati agli ospiti, ma dovrà incidere anche sulle soglie di qualità e di organizzazione delle strutture. Se da un lato il Covid impatta sui costi di gestione delle case di riposo e di conseguenza sulle rette - ha concluso -, occorre dire che la pandemia ha enfatizzato limiti e criticità più generali che in parte conoscevamo e che ora ci chiedono una riflessione approfondita sui parametri con l'obiettivo di alzare l'asticella dei servizi nei rispettivi ambiti pubblico e privato».
LE REPLICHE
Il consigliere del Pd, Nicola Conficoni, ha però spostato l'attenzione anche su un altro problema che interessa da vicino le case di riposo: la carenza di personale. «L'apertura arrivata dalla giunta riguardo l'erogazione di contributi straordinari alle case di riposo per evitare l'aumento delle rette è indubbiamente positiva. Ora, oltre a stanziare le necessarie risorse già in occasione dell'ormai prossimo assestamento di bilancio, auspichiamo si presti la dovuta attenzione anche alle carenze di organico che mettono a rischio il servizio a favore degli anziani ospiti delle strutture», ha spiegato il leader dem. «Le case di riposo - ha aggiunto - sono state duramente colpite anche sotto il profilo economico. Per contrastare la diffusione dell'epidemia, infatti, hanno dovuto sospendere l'erogazione di alcuni servizi e bloccare l'ingresso di nuovi ospiti. Accanto alle minori entrate, il rispetto dei protocolli di sicurezza ha comportato maggiori uscite. Il rischio di un aumento delle rette è reale. Ben venga che l'assessore lo abbia riconosciuto. Oltre a mantenere questo impegno, raccolga l'appello rivoltole dai responsabili della casa di riposo di Spilimbergo a favorire la soluzione di un altro problema, la carenza di personale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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