Furto di materiale elettrico sventato nell'ecopiazzola

Martedì 8 Gennaio 2019
Furto di materiale elettrico sventato nell'ecopiazzola
CORDENONS
Furto sventato alla eco-piazzola di via Chiavornicco. Nei giorni scorsi ignoti, noncuranti della presenza di due telecamere del sistema di videosorveglianza, approfittando del cancello lasciato aperto, nel tardo pomeriggio sono riusciti ad accedere al sito. L'obiettivo com'è stato poi verificato dagli agenti della polizia locale era quello di prelevare del materiale elettronico e informatico ancora in buone condizioni pezzi di computer e smartphone (comprese le batterie) da poter poi riutilizzare e rimettere così sul mercato. I ladri avevano già messo le mani su alcuni dispositivi quando alcuni dipendenti comunali, che si erano accorti del cancello di ingresso lasciato inavvertitamente aperto, si sono soffermati e hanno notato, nel buio, movimenti sospetti. È stata proprio la presenza (inattesa) dei dipendenti a mettere in fuga i malviventi che sono riusciti a dileguarsi scavalcando la recinzione. Sul posto per gli accertamenti personale della polizia locale, i quali hanno accertato che, fortunatamente, non era stato prelevato alcunchè. Da diverso tempo non si verificavano furti e tentati furti nella piazzola ecologica di via Chiavornicco. «Francamente - ammette l'assessore Lucia Buna non mi sono arrivate segnalazioni di questo tipo. La presenza di due telecamere di videosorveglianza, recentemente istallate e monitorate proprio dalla polizia locale, hanno creato un valido deterrente. I malintenzionati se ne guardano bene dall'accedere per rubare. Ora, anche grazie alla convenzione decollata il primo gennaio con Pordenone per la gestione del servizio di vigilanza, i passaggi degli agenti saranno più frequenti e anche in orario notturno». C'è un però. Dal momento che l'eco-piazzola non è sempre aperta al pubblico, capita, come nell'ultimo caso, che il cancello venga inavvertitamente lasciato aperto. E c'è comunque chi, noncurante della possibilità di essere individuato, cerca comunque di accedervi. Tentativi di intrusione sono stati constati anche dal personale dipendente che, più volte, si è trovato a dover constatare che parte della recinzione era stata divelta o che nella stessa erano stati creati dei varchi. «Se un tempo le visite erano periodiche per non dire cicliche evidenzia l'assessore Buna ultimamente la situazione è andata normalizzandosi. La prima ad accorgersi di furti e ammanchi dovrebbe essere la Gea, constatando i mancati introiti. Al di là di tutto sto valutando con gli uffici preposti la possibilità di rafforzare la rete di recinzione affinché a chiunque sia impedita la possibilità di scavalcarla».
Al.Co.
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