Fondo di solidarietà comunale La rabbia dei sindaci: soldi nostri

Lunedì 30 Marzo 2020
Fondo di solidarietà comunale La rabbia dei sindaci: soldi nostri
LA POLEMICA
PORDENONE «Fuffa». È chiaro il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, nel definire l'annuncio di sabato del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: Anticiperemo il 66% del fondo di solidarietà comunale. Ciriani parla di «fuffa» perchè «si tratta di soldi dei Comuni, nella fattispecie di quelli dell'Imu, che vengono solo anticipati». Ed è sulla stessa lunghezza d'onda il cominicato dell'Anci Fvg a firma del presidente Dorino Favot.
ANCI FVG
Le prime parole di Favot annunciano il tenore del messaggio: «Sono perplesso sul provvedimento a favore dei Comuni annunciato ieri sera da Conte. I 4,3 miliardi non sono altro che un'anticipazione del fondo di solidarietà dei Comuni». Vale a dire, come spiega Favot, «soldi che le Amministrazioni avrebbero ricevuto a maggio e ora ricerevanno ad aprile. Nulla di più». il presidente Anci Fvg non masconde la sua preocupazione per quella che definisce «una manovra che peserà sui già precari equiibri di bilancio dei Comuni». Quindi sotto la sua lente finisce il secondo annuncio di Conte, quello che riguarda i 400 milioni. «Una cifra irrisoria - sottolinea Favot -: al sistema Fvg arriveranno solo 7 milioni di euro che porteranno un aiuto di appena 6 euro a persona. Una cifra troppo bassa se si parla di dover fare la spesa, soprattutto nel caso in cui ci siano persone bisognose di aiuto». E non usa mezzi termini il presidente quando definisce «inaccettabile la presa di posizione del presidente nazionale Anci Decaro: in questa posizione di emergenza che colpisce tutto il territorio, avrebbe dovuto chiedere un parere alle Anci delle varie regioni per comprendere le vere difficoltà del territorio». Invece, secondo Favot, si tratta di «un provvedimento di scarsissimo rilievo, di una politica fatta di annunci con fondi che non sono altro che entrate che i Comuni avrebbero comunque ricevuto». Le note positive, questa l'opinione dell'Anci, riguardano «i provvedimenti presi dalla Regione Fvg con la possibilità dell'utilizzo flessibile del fodo sociale regionale e la promessa dell'assessore regionale Roberti di reperire maggiori fondi possibili per supportare i Comuni».
IL SINDACO CIRIANI
Ed è una voce che al telefono lascia trasparire rabbia, quella del sindaco Ciriani. «Dalla bozza del decreto si evince che a Pordenone arriveranno 270mila euro. E dovrebbero bastare per le tante persone che saranno in difficoltà, senza lavoro, con mutui e affitti da pagare...». Ciriani parla di criteri di riparto assurdi, riferendosi a quelli scelti da Conte, e ricorda che «Pordenone già si arrangia a fare la spesa ai poveri. Pordenone dovrà far fronte con questi 270mila euro ai 250 poveri assoluti o alle 3.500 cartelle sociali aperte? Risponderanno Casalino e Conte alle chiamate che arriveranno ai Comuni che non sapranno come venirne fuori? Scaricare il barile sui sindaci - conclude Ciriani - sparando le cifre che fanno sgranare gli occhi alla gente, fa perdere le staffe. Siamo stufi. Come sindaci siamo davvero stufi». Saranno infatti loro in prima linea quando finirà l'emergenza sanitaria e prepotentemente si farà avanti quella economica, fatta di posti di lavoro persi, di famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, di liberi professionisti, artigiani e commercianti allo stremo.
s.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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