UDINE - Sette anni per crescere musicalmente e umanamente negli W.I.N.D. e ora, dopo che nel 2015 il leader e bassista del gruppo Fabio Drusin ha deciso di lasciare la band, un 2016 che inizia in solitaria.
Ad appena ventisei anni, dei quali ben quindici dedicati alla musica con gli Hunters Sound e i Crossfire per poi entrare nel circuito internazionale del blues targato appunto W.I.N.D., Anthony Basso e la sua chitarra si mettono alla prova con un album solista "Solo", un ep di sei brani incisi in acustico al Golden Room Studio di Giacomo Barboni, nel quale il musicista friulano traccia una prima riga sulle esperienze passate, raccogliendone il meglio, elaborandolo in chiave intima e personale e aggiungendo un importare tassello alla sua carriera artistica nelle vesti di folksinger.
I concerti anche all'estero e le collaborazioni con musicisti di fama internazionale come Allman Brothers Band, Gov't Mule, Deep Purple, Whitesnake, come pure l'esibizione nel gennaio 2015 allo Stone Pony di Asbury Park, nel New Jersey, con la possibilità di confrontarsi con artisti e colleghi internazionali più navigati. Sono tutti tasselli che Basso ha ricomposto nelle sei canzoni (una sola la cover) da lui suonate e interpretate per una personale sintesi della sua passione per un genere musicale che - spaziando dal blues al rock, dal country al folk - riporta inevitabilmente al mondo variegato e al contempo inconfondibile, chiamato Stati Uniti.
Un risultato, vista anche la giovane età anagrafica di Anthony Basso, che parla di un chitarrista e cantante ormai avviato alla maturità e legato al suo passato artistico, ma desideroso di compiere nuovi passi verso una direzione che lo metterà alla prova come protagonista e non più come talentuoso gregario.
© riproduzione riservata
Ad appena ventisei anni, dei quali ben quindici dedicati alla musica con gli Hunters Sound e i Crossfire per poi entrare nel circuito internazionale del blues targato appunto W.I.N.D., Anthony Basso e la sua chitarra si mettono alla prova con un album solista "Solo", un ep di sei brani incisi in acustico al Golden Room Studio di Giacomo Barboni, nel quale il musicista friulano traccia una prima riga sulle esperienze passate, raccogliendone il meglio, elaborandolo in chiave intima e personale e aggiungendo un importare tassello alla sua carriera artistica nelle vesti di folksinger.
I concerti anche all'estero e le collaborazioni con musicisti di fama internazionale come Allman Brothers Band, Gov't Mule, Deep Purple, Whitesnake, come pure l'esibizione nel gennaio 2015 allo Stone Pony di Asbury Park, nel New Jersey, con la possibilità di confrontarsi con artisti e colleghi internazionali più navigati. Sono tutti tasselli che Basso ha ricomposto nelle sei canzoni (una sola la cover) da lui suonate e interpretate per una personale sintesi della sua passione per un genere musicale che - spaziando dal blues al rock, dal country al folk - riporta inevitabilmente al mondo variegato e al contempo inconfondibile, chiamato Stati Uniti.
Un risultato, vista anche la giovane età anagrafica di Anthony Basso, che parla di un chitarrista e cantante ormai avviato alla maturità e legato al suo passato artistico, ma desideroso di compiere nuovi passi verso una direzione che lo metterà alla prova come protagonista e non più come talentuoso gregario.
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