Crisi Lavinox, chiesto il concordato Congelati gli stipendi arretrati

Venerdì 24 Gennaio 2020
IL DRAMMA LAVORO
PORDENONE Lavinox, annunciata la presentazione dell'istanza di concordato preventivo in continuità aziendale. La richiesta sarà avanzata al Tribunale di Milano, dove la società ha la sede legale. Il Gruppo Sassoli, ieri pomeriggio nel corso del vertice con le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil in Confindustria Pordenone, ha sciolto la riserva sull'infinita vertenza che riguarda i circa 130 lavoratori di Villotta di Chions. Ora l'azienda ha sessanta giorni di tempo per presentare ai giudici un piano di sostenibilità aziendale. Ma la cassa integrazione per i dipendenti termina tra ventuno giorni, il 14 febbraio. Resta, dunque, aperta la questione della continuità produttiva: non è infatti chiaro cosa accadrà per i dipendenti il giorno dopo la fine dell'ammortizzatore sociale. In teoria dovrebbero proseguire nell'attività produttiva, ma questo potrà accadere se l'azienda sarà in grado di mantenere la produzione con materie prime e commesse, già oggi agli sgoccioli.
IL CONGELAMENTO
La presentazione dell'istanza di concordato preventivo congela immediatamente ogni situazione finanziaria in sospeso. Il che significa che i lavoratori non riceveranno i soldi legati al mese di dicembre che ancora avanzano. E anche quelli di gennaio fino al momento in cui l'istanza è stata presentata. Quindi a febbraio potrebbero ricevere solo le spettanze relative al periodo di lavoro già ricompreso nel concordato, cioé da oggi in avanti. Entro sessanta giorni l'azienda dovrà presentare un piano di sostenibilità produttiva e finanziaria volto a ottenere il via libera al concordato. Nel frattempo si dovrà capire se vi è qualche interesse sull'azienda da parte di possibili investitori. «Ma allo stato non c'è nulla», hanno sostenuto ieri i sindacalisti Bruno Bazzo (Fiom), Denis Dalla Libera (Fim) e Roberto Zaami (Uilm).
CAUSA A ELECTROLUX
Oltre ad annunciare l'istanza di concordato preventivo la società (la proprietà all'incontro era rappresentata da alcuni consulenti) nel vertice in casa Confindustria ha anche annunciato che - lunedì scorso davanti al tribunale civile di Pordenone - è stata avviata un'azione legale nei confronti di Electrolux Professional. Secondo quanto riferito dai vertici sindacali presenti all'incontro, il Gruppo Sassoli riterrebbe che Electrolux (è stato, di fatto, il principale cliente negli ultimi anni) non avrebbe rispettato alcuni accordi in merito al fatturato da garantire in cambio delle commesse causando - sempre secondo la società lombarda - un danno. La situazione sarà da dimostrare davanti ai giudici civili. «Questa - ha sottolineato Bruno Bazzo, sindacalista Fiom - è una partita tra le due società. Il problema ora è quello della continuità produttiva, poiché a pagare sono solo i lavoratori». Una vicenda che ha gettato ancora sconforto tra i lavoratori che ieri hanno atteso la fine dell'incontro fuori dalla sede confindustriale al Bronx. «La società - ha spiegato il sindacato - deve accelerare sulla presentazione del piano di concordato. Non si deve attendere che passino i 60 giorni previsti». Per i circa 20 addetti di Sarinox continua invece la cassa integrazione, ancora sei i mesi disponibili. Ma è chiaro che il destino delle due aziende gemelle è strettamente legato.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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