Città dei pianoforti, musica e parole ne svelano i segreti

Domenica 5 Aprile 2020
Città dei pianoforti, musica e parole ne svelano i segreti
SACILE
Promuovere il valore turistico di Sacile e lo strumento musicale che meglio lo rappresenta, il pianoforte; coinvolgere il territorio attraverso i suoi giovani e dare rilievo al Festival pianistico internazionale: sono questi gli elementi che hanno caratterizzato il progetto cinematografico Goldberg serpentine love, il cortometraggio musicale girato a Sacile che sarà presentato a maggio, coronavirus permettendo. Un progetto che ha coinvolto numerosi enti e realtà locali, a partire dal Comune che ha sposato e sostenuto il progetto, con il particolare impegno dell'assessore Roberta Lot che fin da subito aveva rilevato le potenzialità e le possibili ricadute turistiche di una produzione professionale che unisce il mondo dei giovani a quello della musica e dei luoghi sacilesi. Ma l'intera città è stata coinvolta, soprattutto con i suoi giovani abitanti, a vario titolo, nella produzione. Il regista Luca Coassin e il producer sceneggiatore Pasqualino Suppa hanno voluto individuare tra le studentesse di Sacile la giovane interprete da affiancare al protagonista, il talento pianistico polaccoTimoteus Bies, vincitore all'ultima edizione del concorso PianoFvg. La scelta è ricaduta sulla sedicenne Ilaria Moretto, studentessa del Pujati di Sacile, che ha immediatamente preso confidenza con il set. Ad arricchire il cast è stato chiamato un altro, importante protagonista di fama internazionale, il giovane e talentuoso danzatore franco-marocchino Amine Messaoudi, già componente del corpo di ballo della sta Madonna nel suo ultimo lavoro, che nella sua coreografia ha fatto un omaggio al cinema delle origini dei fratelli Lumièr. «L'intenso cortometraggio a sfondo musicale - ricorda l'assessore Lot -, racconta la storia d'amore tra due giovani, mentre Sacile con la sua bellezza e i suoi scorci magici è la co-protagonista visiva del racconto: al centro sua maestà il pianoforte. Su tutto, quindi, la cultura e la manifattura del pianoforte assieme alla valorizzazione del territorio con le sue eccellenze paesaggistiche, architettoniche e culturali». All'interno della fabbrica pianoforti Fazioli si sono svolte alcune delle riprese più intense e coinvolgenti: si trattava della prima volta che Fazioli apriva le porte del suo comparto produttivo, un gesto di fiducia in questo progetto che ha riempito di soddisfazione tutto il team impegnato nella produzione. Il lavoro che ha visto anche l'appoggio dell'Isis Sacile di Brugnera, dell'ItcIpsc Marchesini, del Liceo Pujat assieme a Itas Mutua assicurazione, Fazioli Pianoforti e la Bcc Pordenonese ha coinvolto oltre 100 ragazzi nel ruolo di comparse: un cast che coralmente ha fatto da sfondo all'intera vicenda. Ma la città tutta si è stretta intorno alla lavorazione del film, accogliendo con curiosità e interesse la presenza della troupe che per svariati giorni è stata presente nelle più belle vie e piazze. «Ora - conclude l'assessore Lot - attendiamo la presentazione ufficiale del lavoro, prevista per maggio, con l'auspicio che il coronavirus non ci metta lo zampino.
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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