BRUGNERA
TVB sei bella come sole... La scritta rossa, a caratteri cubitali, era

Giovedì 1 Febbraio 2018
BRUGNERA
TVB sei bella come sole... La scritta rossa, a caratteri cubitali, era comparsa sul muro di un'autorimessa frequentata dalla donna che aveva notato su uno scuolabus. Una donna sposata, mamma di due bambini e che dall'inizio dello scorso dicembre un 29enne di Brugnera, in passato già finito nei guai per stalking, aveva cominciato a tormentare. Si era perdutamente invaghito di lei e aveva cominciato a pedinarla, inviarle messaggi molesti, mazzi di fiori e persino a scriverle ti voglio bene sui muri. La donna non ne poteva più e per trovare un po' di pace si è rivolta ai carabinieri della stazione di Prata. Sono stati loro a ricostruire puntualmente la vicenda e a sottoporla all'attenzione del sostituto procuratore Andrea Del Missier. Nonostante l'uomo (A.D.A. le sue iniziali) fosse stato convocato in caserma dai militari, aveva continuato a perseguitare la donna. A quel punto la Procura di Pordenone lo ha indagato per l'ipotesi di atti persecutori e ottenuto dal gip Rodolfo Piccin la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi che frequenta. Deve stare a 300 metri dalla vittima. Non può contattarla telefonicamente, non può andare a cercarla sul luogo di lavoro e non può continuare pedinarla. Non deve nemmeno inviarle omaggi floreali. E non deve più contattare i famigliari della donna. Se non dovesse rispettare le prescrizioni imposte dal giudice, lo stalker rischia un aggravamento della misura cautelare.
Il 29enne voleva a tutti i costi avere una relazione con la donna. Molesto e spudorato, aveva persino contattato il marito della vittima sulla chat di Facebook spacciandosi per un romeno. «Ho una storia con tua moglie», lo aveva avvertito. La donna, a cui lui aveva lasciato un biglietto con il numero del proprio cellulare, lo ha contattato pregandolo di smetterla e di lasciarla in pace. In realtà ha ottenuto l'effetto contrario, perchè da quel momento A.D.A. ha cominciato a inviarle decine di messaggi. Un incubo. Per liberarsene credeva fosse sufficiente cambiare numero di telefono e rivolgersi alla moglie del 29enne implorandola di tenere a freno il marito. Non è stato così.
A fine dicembre, spaventata per la propria incolumità e quella dei familiari, è andata dai carabinieri. Ha spiegato che per colpa dell'innamorato-stalker non poteva più uscire di casa da sola, non poteva portare i figli al parco o fare attività sportive all'aperto. L'uomo le aveva condizionato la vita. Adesso i suoi movimenti sono condizionati dalla misura cautelare del gip.
Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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