AVIANO
Questa volta la pazienza è finita. Il capannone che sorge nella

Mercoledì 20 Dicembre 2017
AVIANO Questa volta la pazienza è finita. Il capannone che sorge nella
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Questa volta la pazienza è finita. Il capannone che sorge nella zona di Col Alto, in Piancavallo, non è ancora stato demolito nonostante siano abbondantemente scaduti i termini di legge imposti dal Comune di Aviano, che non ha concesso proroghe all'utilizzo in precario - formula che consente di realizzare manufatti temporaneamente e per precisi scopi - e ha sollecitato la ditta a procedere. Storia di un paio di mesi fa. Solo che il fabbricato è ancora al proprio posto e adesso i cittadini e alcuni imprenditori che non hanno avuto la medesima disponibilità, hanno predisposto un esposto in Procura che sarà depositato nei prossimi giorni. «Quella struttura è stata da sempre un obbrobrio - hanno fatto sapere - e non sappiamo perché sia stata autorizzata in una zona di pregio paesaggistico e in una località turistica come il Piancavallo. Per fortuna l'attuale amministrazione ha deciso ora di dare l'ultimatum alla società che l'ha realizzata annunciando che se il privato non avesse provveduto in autonomia ci avrebbe pensato l'ente locale, addebitatogli i costi». Fin qui tutto bene. Solo che i termini perentori sono ampiamente scaduti, la stagione turistica è scattata - alla grande - e il capannone resta al proprio posto, con all'interno (è l'ipotesi dei cittadini) i mezzi che servono per alcune manutenzioni invernali e per lo sgombero neve. «Si tratta ormai di un abuso edilizio - hanno ricordato degli imprenditori che hanno interessi in quota -. Sentiamo dire che il ritardo sarebbe da imputare alle condizioni meteo avverse. Come se si fosse scoperto solo nel 2017 che a Piancavallo in dicembre nevica e ci sono svariati gradi sotto lo zero. Non siamo disposti a tollerare oltre - hanno concluso -: come per qualunque cittadino, si proceda con atti concreti, si invii la Polizia locale, si facciano multe e verbali, ma si faccia rispettare la decisione di abbattere quel capannone, tanto più che si è annunciato che il magazzino sarà spostato nei pressi della piazzola ecologica e dunque i servizi che la ditta eroga non saranno sospesi. Noi attenderemo solo ancora 48 ore: poi depositeremo le nostre richieste di chiarimento alle forze dell'ordine, affinché se ne occupi la magistratura».
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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