Anche i Memorial Cornacchia e Gallini cancellati dal dramma dell'epidemia

Sabato 21 Marzo 2020
Anche i Memorial Cornacchia e Gallini cancellati dal dramma dell'epidemia
LO SPORT SI FERMA
PORDENONE Cade anche l'ultimo bastione sportivo sull'altare del virus. Dopo 37 anni consecutivi di sfide seguite da migliaia di ragazzi, nel periodo pasquale non saranno disputati i due tornei internazionali giovanili dei memorial Cornacchia e Gallini. Colpa della pandemia prodotta, non soltanto in Italia, dal famigerato Covid-19. A malincuore, la perfetta macchina che fa capo a Tiziano, Stefano e Matteo Cornacchia rinuncia al doppio appuntamento, originariamente messo in calendario dal 10 al 13 aprile. Giocare sarebbe stato troppo rischioso: meglio sacrificare le fatiche legate a un anno di preparazione, restando alle prese con l'inevitabile retrogusto amaro che ne deriva. Sono oltre 6 mila 800 le quote alberghiere che verranno a mancare agli hotel. L'annuncio era imminente, ma l'organizzazione ha voluto accertarsi fino all'ultimo che i team stranieri potessero gestire i rimborsi delle prenotazioni senza danni. Buona parte delle società ha posticipato i biglietti aerei per mantenere valida l'iscrizione al 2021 o, per il calcio, anche a quella di giugno a Budapest.
STORIA
Tutto partì dal piccolo Torneo San Giorgio di pallavolo maschile, creato nel 1983. Da quella competizione prestagionale, pensata come rodaggio in vista del campionato, si sono evoluti i due fratelli maggiori, essendosi aggiunto nel 99 il pallone Under 15. Una cifra su tutte: sarebbero arrivati nel quartier generale della Fiera più di 3 mila giovani atleti, con relativi staff e accompagnatori. Nel volley erano attese 40 squadre rosa e 32 sestetti maschili, della categoria Under 19, in rappresentanza di 20 Nazioni. L'ospite d'onore doveva essere il guru Julio Velasco, due volte campione del mondo con gli azzurri e oggi responsabile federale, per tenere un incontro con gli allenatori. La genesi del calcio si lega al suggerimento offerto dalle polisportive dell'Est (in primis ceke e bulgare), già impegnate in palestra tra muri e schiacciate. Partì in forma di quadrangolare, vinto dall'Hellas Verona. La manifestazione nel 2002 ha cambiato nome, diventando Gallini Cup in omaggio a Franco, il fondatore de La Via di Natale, già dirigente del Pordenone e grande appassionato della disciplina.
CRESCITA
Strada facendo, il piccolo memorial si è meritato il titolo di torneo di calcio giovanile internazionale più grande d'Italia. Il Viareggio gode di buona stampa, anche in virtù dei club blasonati che vi prendono parte, ma è dedicato alla categoria Primavera. L'edizione 2020 avrebbe polverizzato ogni record, con 108 formazioni in lizza da 23 Stati diversi. Nel dettaglio: Under 13, 15 e 16 maschili, nonché Under 17 femminile. Di volta in volta, sui campi di Pordenone, Porcia, Cordenons, Sacile, Fiume Veneto, San Vito, Casarsa, Cordovado, Brugnera, Maniago, Spilimbergo, Chions, Bagnarola di Sesto al Reghena e Azzano Decimo si sono ammirati ragazzi che poi hanno fatto carriera. Tra loro Tudor, Kovacic, Meret, Caldara, Conti, Gagliardini, Vlahovic e lo juventino Rugani, primo calciatore vittima del Coronavirus.
Pier Paolo Simonato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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