LO SPORT SI FERMA
PORDENONE Cade anche l'ultimo bastione sportivo sull'altare del virus. Dopo 37 anni consecutivi di sfide seguite da migliaia di ragazzi, nel periodo pasquale non saranno disputati i due tornei internazionali giovanili dei memorial Cornacchia e Gallini. Colpa della pandemia prodotta, non soltanto in Italia, dal famigerato Covid-19. A malincuore, la perfetta macchina che fa capo a Tiziano, Stefano e Matteo Cornacchia rinuncia al doppio appuntamento, originariamente messo in calendario dal 10 al 13 aprile. Giocare sarebbe stato troppo rischioso: meglio sacrificare le fatiche legate a un anno di preparazione, restando alle prese con l'inevitabile retrogusto amaro che ne deriva. Sono oltre 6 mila 800 le quote alberghiere che verranno a mancare agli hotel. L'annuncio era imminente, ma l'organizzazione ha voluto accertarsi fino all'ultimo che i team stranieri potessero gestire i rimborsi delle prenotazioni senza danni. Buona parte delle società ha posticipato i biglietti aerei per mantenere valida l'iscrizione al 2021 o, per il calcio, anche a quella di giugno a Budapest.
STORIA
Tutto partì dal piccolo Torneo San Giorgio di pallavolo maschile, creato nel 1983. Da quella competizione prestagionale, pensata come rodaggio in vista del campionato, si sono evoluti i due fratelli maggiori, essendosi aggiunto nel 99 il pallone Under 15. Una cifra su tutte: sarebbero arrivati nel quartier generale della Fiera più di 3 mila giovani atleti, con relativi staff e accompagnatori. Nel volley erano attese 40 squadre rosa e 32 sestetti maschili, della categoria Under 19, in rappresentanza di 20 Nazioni. L'ospite d'onore doveva essere il guru Julio Velasco, due volte campione del mondo con gli azzurri e oggi responsabile federale, per tenere un incontro con gli allenatori. La genesi del calcio si lega al suggerimento offerto dalle polisportive dell'Est (in primis ceke e bulgare), già impegnate in palestra tra muri e schiacciate. Partì in forma di quadrangolare, vinto dall'Hellas Verona. La manifestazione nel 2002 ha cambiato nome, diventando Gallini Cup in omaggio a Franco, il fondatore de La Via di Natale, già dirigente del Pordenone e grande appassionato della disciplina.
CRESCITA
Strada facendo, il piccolo memorial si è meritato il titolo di torneo di calcio giovanile internazionale più grande d'Italia. Il Viareggio gode di buona stampa, anche in virtù dei club blasonati che vi prendono parte, ma è dedicato alla categoria Primavera. L'edizione 2020 avrebbe polverizzato ogni record, con 108 formazioni in lizza da 23 Stati diversi. Nel dettaglio: Under 13, 15 e 16 maschili, nonché Under 17 femminile. Di volta in volta, sui campi di Pordenone, Porcia, Cordenons, Sacile, Fiume Veneto, San Vito, Casarsa, Cordovado, Brugnera, Maniago, Spilimbergo, Chions, Bagnarola di Sesto al Reghena e Azzano Decimo si sono ammirati ragazzi che poi hanno fatto carriera. Tra loro Tudor, Kovacic, Meret, Caldara, Conti, Gagliardini, Vlahovic e lo juventino Rugani, primo calciatore vittima del Coronavirus.
Pier Paolo Simonato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Cade anche l'ultimo bastione sportivo sull'altare del virus. Dopo 37 anni consecutivi di sfide seguite da migliaia di ragazzi, nel periodo pasquale non saranno disputati i due tornei internazionali giovanili dei memorial Cornacchia e Gallini. Colpa della pandemia prodotta, non soltanto in Italia, dal famigerato Covid-19. A malincuore, la perfetta macchina che fa capo a Tiziano, Stefano e Matteo Cornacchia rinuncia al doppio appuntamento, originariamente messo in calendario dal 10 al 13 aprile. Giocare sarebbe stato troppo rischioso: meglio sacrificare le fatiche legate a un anno di preparazione, restando alle prese con l'inevitabile retrogusto amaro che ne deriva. Sono oltre 6 mila 800 le quote alberghiere che verranno a mancare agli hotel. L'annuncio era imminente, ma l'organizzazione ha voluto accertarsi fino all'ultimo che i team stranieri potessero gestire i rimborsi delle prenotazioni senza danni. Buona parte delle società ha posticipato i biglietti aerei per mantenere valida l'iscrizione al 2021 o, per il calcio, anche a quella di giugno a Budapest.
STORIA
Tutto partì dal piccolo Torneo San Giorgio di pallavolo maschile, creato nel 1983. Da quella competizione prestagionale, pensata come rodaggio in vista del campionato, si sono evoluti i due fratelli maggiori, essendosi aggiunto nel 99 il pallone Under 15. Una cifra su tutte: sarebbero arrivati nel quartier generale della Fiera più di 3 mila giovani atleti, con relativi staff e accompagnatori. Nel volley erano attese 40 squadre rosa e 32 sestetti maschili, della categoria Under 19, in rappresentanza di 20 Nazioni. L'ospite d'onore doveva essere il guru Julio Velasco, due volte campione del mondo con gli azzurri e oggi responsabile federale, per tenere un incontro con gli allenatori. La genesi del calcio si lega al suggerimento offerto dalle polisportive dell'Est (in primis ceke e bulgare), già impegnate in palestra tra muri e schiacciate. Partì in forma di quadrangolare, vinto dall'Hellas Verona. La manifestazione nel 2002 ha cambiato nome, diventando Gallini Cup in omaggio a Franco, il fondatore de La Via di Natale, già dirigente del Pordenone e grande appassionato della disciplina.
CRESCITA
Strada facendo, il piccolo memorial si è meritato il titolo di torneo di calcio giovanile internazionale più grande d'Italia. Il Viareggio gode di buona stampa, anche in virtù dei club blasonati che vi prendono parte, ma è dedicato alla categoria Primavera. L'edizione 2020 avrebbe polverizzato ogni record, con 108 formazioni in lizza da 23 Stati diversi. Nel dettaglio: Under 13, 15 e 16 maschili, nonché Under 17 femminile. Di volta in volta, sui campi di Pordenone, Porcia, Cordenons, Sacile, Fiume Veneto, San Vito, Casarsa, Cordovado, Brugnera, Maniago, Spilimbergo, Chions, Bagnarola di Sesto al Reghena e Azzano Decimo si sono ammirati ragazzi che poi hanno fatto carriera. Tra loro Tudor, Kovacic, Meret, Caldara, Conti, Gagliardini, Vlahovic e lo juventino Rugani, primo calciatore vittima del Coronavirus.
Pier Paolo Simonato
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