Vazzoler, stop ai domiciliari: ora ha l'obbligo di dimora

Venerdì 19 Luglio 2019
LA DECISIONE
PADOVA L'ex dentista Alberto Vazzoler alla sbarra per rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio del denaro sporco, si è visto ridurre la misura restrittiva. Il 52enne finanziere non è più agli arresti domiciliari, ma dovrà rispettare l'obbligo di dimora nel comune di Musile di Piave in provincia di Venezia dove abitavano i suoi genitori. Il giro d'affari di Vazzoler, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ammontava a 110 milioni di euro: una fortuna. E ancora per gli investigatori, Alberto Vazzoler e i suoi complici, facevano partire bonifici dalle banche svizzere verso società fittizie nella Repubblica Ceca e Slovacca, per l'acquisto di lingotti d'oro. Poi altri bonifici venivano inviati a società con sede a Dubai. Qui, Elena Manganelli Di Rienzo, la padovana ex compagna del finanziere, riscuoteva in contanti il denaro e lo spediva di nuovo in Svizzera, a disposizione dei clienti dell'organizzazione. Vazzoler e i suoi trattenevano una percentuale tra il 5 e il 10 per cento. Avrebbero bonificato milioni e milioni di euro. I loro affari si sono impennati nel 2015 dopo la firma del protocollo d'intesa fra Italia e Svizzera che ha fatto cadere il segreto bancario. Ma i guai per il finanziere non sono finiti: è infatti ancora indagato in un'inchiesta bis sempre per riciclaggio. Lo scorso undici luglio l'ex dentista ha dovuto ingoiare l'ennesimo boccone amaro. L'eccezione di incompetenza territoriale avanzata dai suoi difensori, Francesco Murgia e Maria Grazia Stocco, è stata respinta al mittente. Il processo al professionista del riciclaggio non emigrerà in laguna, come lui ha tentato di ottenere in più riprese. Vazzoler si augurava che il collegio presieduto da Nicoletta De Nardus si allineasse al parere della Procura generale della Cassazione che ha indicato Venezia come tribunale competente a giudicare Silvia Moro, fidanzata del guru della finanza. Una pronuncia basata su una mail indicativa dell'attività di riciclaggio della coppia, che sarebbe stata spedita da Jesolo l'8 marzo 2017.
Marco Aldighieri
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