Un cuore tricolore sul Municipio, Vo' rende omaggio alle sue vittime

Sabato 20 Febbraio 2021
Un cuore tricolore sul Municipio, Vo' rende omaggio alle sue vittime
LA RICORRENZA
Vo' si prepara a vivere l'anniversario della pandemia. E lo fa lanciando un messaggio di speranza e di rinascita affidato alle voci dei ragazzi delle medie, tra i piccoli eroi della pandemia che non si sono risparmiati ai tamponi di massa a favore della ricerca contro il Covid. Il 21 febbraio è una data che resterà nella storia, tanto più in questo piccolo centro collinare: era di Vo' la prima vittima di coronavirus dell'Occidente ed è stata Vo' la prima zona rossa del Veneto. Da ieri mattina un enorme cuore tricolore pulsa sulla facciata del municipio: con i suoi 20 metri quadrati e 126 chilometri di filo, è stato realizzato a uncinetto dalle volontarie dell'associazione De Leo Fund.
LE CLASSI DELLA MEDIA
È un segno di vicinanza a tutte le persone a cui il coronavirus ha strappato una persona cara, vadensi in primis. Il cuore è stato issato ieri mattina sulla facciata della casa comunale e per salutare questo gesto di solidarietà sono scese in piazza alcune classi della scuola media di Vo', la stessa scuola da cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato l'anno scolastico il 14 settembre scorso. I ragazzi hanno fatto propria la canzone Rinascerò rinascerai scritta da Roby Facchinetti e dal compianto Stefano D'Orazio durante il primo lockdown, un inno alla speranza composto mentre da Bergamo sfilavano i camion militari carichi di bare. Difficile trattenere l'emozione sentendoli cantare Quando tutto sarà finito/ torneremo a riveder le stelle la tempesta che ci travolge ci piega ma non ci spezzerà.
LABORATORIO VIVENTE
Fa quasi impressione sentirlo ripetere qui, nel primo cluster della ragione, nel laboratorio in cui la scienza ha studiato il virus e in cui sono state testate le misure di contenimento da replicare altrove. Non solo canto, ma anche balletti e coreografie di ginnastica ritmica, con nastri colorati e clavette abilmente maneggiate da un gruppo di alunne. Parole, gesti, arte per dare voce al vortice di emozioni che si sono susseguite in questo anno lungo e difficile.
«Lo abbiamo organizzato all'improvviso, come improvviso è stato il Covid afferma il dirigente scolastico Alfonso D'Ambrosio, ieri mattina presente in piazza insieme al sindaco Giuliano Martini . Si è parlato tanto di tempo perso. Invece secondo me è stato un tempo ricostruito, in cui abbiamo riscoperto i rapporti familiari e l'importanza della scuola».
LA CELEBRAZIONE
Domani l'anniversario della pandemia sarà celebrato attraverso un momento istituzionale organizzato dal Comune: una conferenza ospitata nelle sale del Museo del Vino, per forza di cose a numero chiuso ma che sarà possibile seguire in diretta Facebook sulla pagina istituzionale del Comune a partire dalle 9.30. Parteciperanno, tra gli altri, il prefetto di Padova Renato Franceschelli e l'assessore provinciale Vincenzo Gottardo. A fare gli onori di casa sarà il sindaco Giuliano Martini. Si collegheranno da remoto il primo cittadino di Codogno, l'altra prima zona rossa d'Italia e i professori Stefano Merigliano e Andrea Crisanti: l'uno presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Padova, l'altro direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell'ateneo. Un momento voluto «per non dimenticare, per essere ancora vicini a chi ha perso il proprio caro e per dare un po' di coraggio alle nostre realtà economiche» afferma il sindaco, ringraziando ancora una volta i suoi concittadini «per aver tenuto alto l'onore del territorio e della nazione». Lunedì sarà la volta della scuola: l'istituto comprensivo di Lozzo Atestino, di cui fa parte la scuola di Vo' sarà protagonista dell'evento Io ricordo, con l'intenzione di farlo poi tutti gli anni e in tutte le scuole d'Italia.
Maria Elena Pattaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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