Straniera sul posto-disabili, scoppia la lite dentro il bus

Giovedì 25 Aprile 2019
Straniera sul posto-disabili, scoppia la lite dentro il bus
IL CASO
PADOVA Un autobus strapieno, una donna che sbraita, un uomo che gli risponde a tono invitandola a «rispettare le leggi italiane». I passeggeri assistono alla scena sbigottiti, qualcuno tira fuori il cellulare e inizia a filmare. L'autista è costretto a fermarsi e intervenire per evitare che la situazione degeneri. Il fatto è successo giovedì 18 maggio: il video di un minuto è stato condiviso ieri sulla pagina Facebook della sezione padovana di Forza Nuova diventando virale in pochi minuti.
Linea 22, Padova-Mandria, cinque del pomeriggio. Una donna di origine africana, con un passeggino, occupa il posto destinato a passeggini e carrozzine. In quel momento arriva una donna padovana, disabile e seduta su una sedia a rotelle. Vorrebbe sedersi lì, ma la donna non gli lascia il posto. Apriti cielo. Dentro il bus scoppia la lite, perché altri passeggeri intervengono invitando animatamente la donna a far sedere l'altra signora. Lei si rifiuta e alza la voce: «It's my right!», «È un mio diritto». Un uomo si scaglia contro di lei: «Qui non è a casa sua, lei in Italia osserva le leggi italiane. Non può fare quello che vuole lei. Perché se qualcuno viene a casa sua, rispetta le sue leggi». La tensione sale: una ragazza scuote la testa, la signora disabile si gira dall'altra parte per evitare lo scontro.
LE REAZIONI
L'episodio è terminato così, senza l'interruzione della corsa e senza altre particolari conseguenze. Ma sette giorni dopo Forza Nuova lo porta a galla: «Non possiamo parlare di integrazione se prima non parliamo di educazione civica, rispetto delle regole e buon senso - tuona Davide Cancellon, coordinatore provinciale di IncancellAbili, il dipartimento di Forza Nuova che si occupa del tema disabilità -. Se la signora fosse stata italiana sarebbe cambiato poco, ma ormai è palese a tutti, con quanta arroganza e disprezzo delle leggi e delle regole queste risorse si propongono nella vita quotidiana. E passano sempre impunite».
I fatti sono stati verificati dal presidente di Busitalia Andrea Ragona, che commenta: «Dal punto di vista del regolamento quella donna non ha fatto nulla di irregolare perché quello è effettivamente uno spazio destinato anche a chi ha un passeggino. Possiamo però parlare di maleducazione, perché quel passeggino poteva essere chiuso e il posto poteva essere lasciato. L'episodio è stato sgradevole, ma in ogni caso la maleducazione non è una questione legata al colore della pelle. Da mesi abbiamo avviato una campagna per invitare ogni passeggero a cedere il posto a chi è più bisognoso».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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