Sanitari No Vax, sindacati da Fortuna: «Riorganizzare subito tutti i reparti»

Mercoledì 21 Luglio 2021
Sanitari No Vax, sindacati da Fortuna: «Riorganizzare subito tutti i reparti»
IL NODO
PADOVA Due ore di incontro in videoconferenza. Da una parte il dg dell'Ulss Paolo Fortuna, dall'altra i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil. Due ore per esprimere una forte preoccupazione e per avanzare una perentoria richieste. Ieri pomeriggio i rappresentanti delle tre principali sigle sindacali hanno incontrato il numero uno dell'Azienda sanitaria mettendo sul tavolo questa posizione: «Se scatteranno le sospensioni per i sanitari No Vax, rischiamo di trovarci reparti e case di riposo senza personale. Mettiamoci subito a studiare una possibile riorganizzazione».
LA POSIZIONE
Michele Roveron, segretario della Cisl Funzione Pubblica Padova Rovigo, aveva espresso le proprie preoccupazioni l'altro ieri al Gazzettino e le ha ribadite ieri al tavolo con Fortuna. «Nelle case di riposo il problema riguarderà soprattutto infermieri e oss - spiega - Per quanto riguarda gli infermieri l'Ulss farà il procedimento e poi la palla passerà al loro Ordine professionale, per gli oss invece la comunicazione andrà fatta direttamente ai datori di lavoro. E nel caso delle case di riposo private, saranno i datori di lavoro a far scattare le sospensioni».
Qui, però, c'è un'intricata matassa. «Da un lato ci troviamo di fronte all'obbligo di applicare la legge, dall'altro lato senza personale a disposizione rischia di configurarsi una interruzione di pubblico servizio. I provvedimenti dovranno scattare da agosto quando però ci saranno molti lavoratori in ferie. Parliamo di operatori che hanno tirato la carretta fino ad adesso e che necessitano di un meritato riposo. Abbiamo chiesto al dg Fortuna e ai dirigenti dell'Ulss di studiare tutte le situazioni in modo da poter intervenire eventualmente con una riorganizzazione del personale».
I PASSI
L'Ulss Euganea ha già chiuso i primi fascicoli relativi a medici, infermieri e oss non ancora vaccinati. Nei prossimi giorni saranno spedite le lettere che porteranno alle sospensioni dei sanitari che hanno rinunciato alla somministrazione del siero senza un adeguato motivo di salute. È stata la dottoressa Lorena Gottardello, responsabile del Dipartimento di Prevenzione, a fare due giorni fa il punto della situazione. «Contiamo di far partire le prime lettere nei prossimi giorni, entro la fine della settimana. Per alcuni scatterà inevitabilmente il provvedimento, per altri - quelli che hanno presentato delle giustificazioni ritenute insoddisfacenti- daremo un'ultima chance».
Il testo di riferimento è il decreto 44, che impone la vaccinazione al personale sanitario. L'Ulss ha competenza su tutto il territorio provinciale: ciò che conta è il luogo di residenza, non il luogo di lavoro. Il decreto prevede due strade per i non vaccinati che operano a contatto con i pazienti: un cambio di ruolo (con eventuale demansionamento) oppure, se questo non è possibile, la sospensione dal lavoro senza stipendio fino al 31 dicembre. Secondo i dati aggiornati ad una settimana fa in tutto il territorio padovano i sanitari non vaccinati sono 4.428.
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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