(Al.Rod.) Continua la guerra dei commercianti. E' di giovedì scorso la serrata delle botteghe sotto il Salone organizzata dall'Ascom. Serrata in cui a finire nel mirino sono stati i mercatini del fine settimana promossi dall'Associazione commercianti del centro storico (vicina al sindaco Massimo Bitonci). Ieri, invece a scendere in campo è stata l'associazione Gattamelata che in passato è stata a fianco dell'ex amministrazione leghista in molte iniziative, soprattutto quelle in favore della valorizzazione dell'area attorno alla basilica del Santo. Associazione che punta il dito contro lo sciopero del Salone, quindi anche contro l'Ascom. «Abbiamo assistito giovedì scorso alla serrata dei negozianti del Salone, con non poche perplessità. Siamo tutti d'accordo che non è un periodo felice per il commercio, soprattutto per il dettaglio all'interno delle mura cittadine. I motivi sono molteplici: ci sono molti meno soldi nelle tasche della gente, meno persone girano per le strade, anche per via di una mobilità che ha bisogno di essere rivista» spiega l'associazione di commercianti che, indirettamente, attacca anche le amministrazioni di centrosinistra che hanno preceduto la giunta Bitonci: «Ci siamo comunque stupiti nel vedere che le associazioni di categoria si siano accorte solo ora che il commercio del centro di Padova ha dei problemi. Dov'erano quando sono stati aperti i centri commerciali e quando è stato concesso ad alcuni grossisti di vendere al minuto? Dov'erano quando si è aperto a qualsiasi liberalizzazione, togliendoci la possibilità di vendere le nostre licenze e togliendo al mercato le poche regole che esistevano? Sono anni che vediamo le associazioni di categoria non tutelare i propri associati come si dovrebbe e ci dispiace notare come questo intervento, fatto in questi tempi e in questi modi, fa pesare più ad una strumentalizzazione ai soli fini elettorali concludono - Ciò che più non ci convince è il fatto che tali organizzazioni si aspettino delle soluzioni da un sindaco, mentre dovrebbero essere proprio loro a fare proposte di miglioramento».
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