(L.I.) Si fidava ciecamente dello studio di consulenza fiscale cui si era rivolta. Ed era convinta che la legale rappresentante nonchè socia della società avesse adempiuto ai suoi doveri. Soltanto a distanza di diverso tempo ha appreso che i suoi soldi non erano stati utilizzati per saldare le pendenze con Equitalia. S.C., 38enne di Vigonza, legale rappresentante della cooperativa Aide, specializzata nella selezione delle badanti, ha dovuto attendere cinque anni per ottenere giustizia. Fino alla sentenza con cui il giudice Chiara Bitozzi ha condannato per truffa ad un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, Eleonora Brigato, 54 anni, di Noventa, legale rappresentante della società Centro Contabile Veneto Srl, di via Rinaldi, in città. La legale rappresentante dello studio di consulenza dovrà riconoscere a S.C. un risarcimento del danno non patrimoniale pari a 20mila euro. I danni patrimoniali dovranno invece essere stabiliti in sede civile. Nel 2010 la responsabile della cooperativa Aide, attualmente in liquidazione, aveva affidato ad Eleonora Brigato il compito di estinguere un debito con Equitalia dell'ammontare di 99mila euro. S.C., assistita dall'avvocato Giuseppe Pavan, versava allo studio CCVE bonifici mensili da 9mila euro ciascuno. L'imputata la rassicurava sull'effettivo pagamento dei ratei rilasciandole sei false quietanze, emesse in apparenza da Equitalia. Uno stratagemma che è servito alla donna per appropriarsi di 99mila euro complessivi.
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