Montagnana piange il suo brigadiere, Villa del Conte saluta l'elettricista

Sabato 12 Dicembre 2020
I RITRATTI
MONTAGNANA Quella di Pasquale Letizia, morto a 77 anni, è stata una vita spesa al servizio degli altri: prima indossando la divisa dell'Arma dei carabinieri e poi come volontario nelle associazioni di Montagnana, la città che lo aveva adottato. Brigadiere capo in congedo, era ricoverato da più di un mese all'ospedale di Camposampiero. Si era ammalato di Covid e alla fine il virus ha avuto la meglio strappandolo all'affetto della moglie Maria Rosa, dei due figli Barbara e Simone e degli adorati nipoti. Prese servizio a Montagnana nel 1983 e una volta in congedo, cioè da una quindicina d'anni, si era messo a disposizione di varie realtà associative, a partire dalla sezione locale dell'Associazione nazionale carabinieri (Anc) di cui era socio e membro del direttivo. «La notizia della sua morte ci addolora. Tutti noi ricordiamo Pasquale come una persona semplice, disponibile e dedita al volontariato» afferma il presidente Giuseppe Iannone. Pasquale era stato anche un donatore di sangue e in passato aveva fatto parte del consiglio direttivo dell'Avis del Montagnanese. Non solo: il 77enne dava un aiuto prezioso anche al centro diurno della Fondazione Franchin Simon onlus, che opera con persone disabili, guidando uno dei pulmini. «Era proprio una brava persona, un uomo serio e rigoroso» ricordano dalla fondazione. Forte il cordoglio anche da parte della sindaca Loredana Borghesan: «Amava più il fare che l'apparire.
Anche Monselice piange un'altra vittima. Si è spento ieri a 80 anni all'ospedale di Schiavonia Alfeo Secondin. Era stato un sarto provetto ma non ancora trentenne si era ammalato di sclerosi multipla e, con l'aggravarsi dei sintomi, aveva dovuto rinunciare alla propria attività. Al suo fianco è sempre rimasta l'amatissima moglie Milena, con la quale è diventato padre di Luca e Luigi.
Lutti anche nell'Alta Padovana. Il covid ha stroncato la vita di Fiorenzo Andretta, 79 anni, l'elettricista di Villa del Conte. Da tempo aveva delle gravi patologie ed era conosciutissimo in paese: prima come artigiano di una ditta individuale e poi con il figlio Roberto ha sempre lavorato con solerzia e passione. «Papà era una buona persona e un lavoratore instancabile - ricorda - Per me è stato un esempio e un privilegio lavorare fianco a fianco con lui fino a pochissimo tempo fa. Ho imparato tanto da lui, sia come padre che come artigiano elettricista. Era amato dalla gente». È stato uno dei fondatori del club di appassionati delle due ruote Veloce club Villa del Conte con l'amico Mario Lago e un sostenitore dell'altro circolo del pedale comitense. Andretta lascia la moglie Anna Pallaro e la figlia Monica. Sedici anni fa in un incidente stradale era morto il figlio Stefano, mentre otto anni fa, sempre un incidente in casa, caduto da un tetto di un capannone limitrofo all'abitazione paterna, era prematuramente scomparso il nipote Riccardo di appena 16 anni. Con il Covid è morto anche Gastone Martignon, 62 anni, di Fiumicello. L'uomo viveva da quattro anni nella casa Don Tessari di Vigodarzere e da alcuni giorni  era stato   ricoverato all'ospedale di Schiavonia. Lascia il fratello Roberto e le nipoti Silvia e Martina.
(Hanno collaborato
Bovo, Marin e Pattaro)
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