Mercatone, caos e niente stipendi: in campo la Regione

Sabato 1 Giugno 2019
Mercatone, caos e niente stipendi: in campo la Regione
NOVENTA
La crisi del Mercatone Uno sta tenendo con il fiato sospeso migliaia di famiglie che dal giorno alla notte si sono trovate senza lavoro. Una situazione che sta riguardando anche lo storico marchio presente a Noventa Padovana dove trovavano fino a qualche giorno fa impiego 36 lavoratori. Il quadro è disarmante, fornitori che non ricevono da mesi i pagamenti e che quindi non inviano più la merce. Titolare dell'immobile che non avrebbe mai visto un pagamento dell'affitto, clienti scontenti che reclamano avendo versato acconti importanti per la merce e che ora si trovano con un pugno di mosche in mano. Qualcosa si sta muovendo anche sul fronte politico e il problema sta avendo una valenza nazionale alla luce degli ultimi episodi che hanno portato al fallimento.
Giovedì alle 14,30 alla direzione Lavoro della Regione a Venezia è in programma un incontro alla presenza dell'assessora Elena Donazzan per affrontare la situazione. «Siamo stati tra i primi ad attivarci per conoscere e fronteggiare questa emergenza ha detto l'assessora e vogliamo coinvolgere tutte le parti territoriali per individuare insieme le soluzioni, al fine di rendere meno traumatica possibile questa criticità economica e occupazionale. Renderemo noti gli esiti dei due incontri svoltisi nei giorni scorsi a Roma e ai quali è sempre stata presente la nostra unità di crisi, accompagnata nell'ultimo appuntamento in cui è stata esaminata la questione fornitori di Mercatone Uno, da Veneto Sviluppo».
All'incontro di giovedì prossimo sono stati invitati i rappresentanti dei Comuni nel cui territorio hanno sede i punti vendita di Mercatone Uno a gestione Shernon (marchio subentrato a Mercatone nove mesi fa), a cominciare proprio da Noventa Padovana, le organizzazioni sindacali, l'associazione Fornitori costituitasi nella fase di crisi dell'azienda e le associazioni dei Consumatori. «Questo raccordo col territorio è un presupposto ineludibile - ha aggiunto l'assessore Donazzan per condividere le informazioni sugli sviluppi della vicenda e soprattutto per gestire in modo organizzato l'azione che intendiamo svolgere a tutela dei lavoratori, dei fornitori e dei territori coinvolti» E ha concluso: «Ci sono troppe zone d'ombra in questa vicenda e i segnali che ci erano pervenuti da alcune aziende venete creditrici di Mercatone Uno si sono poi, purtroppo, confermati. Saremo molto presenti sui tavoli del Ministero, a cui chiediamo il massimo dell'attenzione e della trasparenza nelle relazioni».
Nel caos più totale resta una sola certezza: i lavoratori della sede di Noventa non stanno più percependo lo stipendio. Alcuni di loro, fino all'anno scorso a tempo pieno, sono passati al part time e ora non hanno più un futuro. Stiamo parlando di persone con un'età media piuttosto elevata a cui mancherebbero pochi anni per andare in pensione: ora sono disperati. Cittadini che si sono indebitati con le banche per acquistare casa, per effettuare ristrutturazioni, che adesso sono costretti a riferire alla filiale di riferimento che dal 10 giugno non vedranno più alcun accredito. Una situazione paradossale, pensando ai fasti del passato del marchio Mercatone».
Cesare Arcolini
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