Malati psichiatrici, esplode la rabbia: «Raddoppiate le rette nelle strutture»

Sabato 8 Maggio 2021
Malati psichiatrici, esplode la rabbia: «Raddoppiate le rette nelle strutture»
LA PROTESTA
PADOVA Raddoppiare le rate significa non solo mettere in difficoltà le famiglie ma anche il futuro dei malati psichiatrici. Questo il tema del sit-in di protesta di un folto gruppo di familiari di persone affette da problemi psichici messa in atto ieri mattina di fronte all'Ulss di via Scrovegni. La manifestazione è stata organizzata dall'associazione Psiche 2000 per chiedere l'intervento delle istituzioni e sensibilizzare i cittadini sul tema.
LE MOTIVAZIONI
«Dal 2017 la legge prevede che la spesa per gli psichiatrici sia al 60% attribuita al sociale e il restante 40% al sanitario, ora ci sono gli aumenti per le strutture residenziali: sono diventate insostenibili per le famiglie. Ad esempio, se prima il costo era di 500 euro ora è salito a 900/1000 euro e in certi casi anche di più - spiega il presidente dell'associazione Mariano Barbieri - una situazione già difficile che ora è precipitata. Mancano anche i medici dopo 20 anni di blocchi del turn over. Servirebbe inoltre una maggiore partecipazione da parte delle famiglie ma la malattia mentale è ancora fonte di troppi pregiudizi, ci sono ancora persone che provano vergogna per la situazione, non è stato facile portarli a manifestare. Tutta la questione andrebbe chiarita a livello nazionale e regionale, basti sapere che la normativa viene applicata in modo differente anche da Comune a Comune».
Barbieri sottolinea inoltre l'assenza delle istituzioni. Alla protesta erano stati invitati amministratori a tutti i livelli, ma nessuno si è presentato. «Alla lunga il far finta di nulla non funziona - continua - come non è produttivo coinvolgere le associazioni solo quando tutto è già stato deciso, ascoltarci ha una logica perché significa sentire chi è toccato dal problema, lo conosce a fondo vivendolo quotidianamente».
L'INCONTRO
Nel corso del sit in è stato anche distribuito un volantino dove si puntualizzano diversi problemi oltre a quelli economici. Vengono denunciate inoltre carenze nelle strutture o sprechi come in quella riabilitativa di Vigorovea da anni mai attivata ma anche le iniziative disomogenee e scoordinate fra i vari Distretti psichiatrici. Pronta la risposta dell'Ulss 6. La dottoressa Daniela Salvato, direttore dell'Unità operativa complessa Sociale dell'Ulss 6 Euganea, si è recata ad incontrare i manifestanti, evidenziando la volontà della direzione strategica di un incontro ufficiale per ascoltare le richieste e preoccupazioni illustrate dai rappresentanti dell'associazione e valutare insieme come affrontarle.
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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