Locali, piazze, scuole: il piano per i controlli

Sabato 24 Aprile 2021
LE DECISIONI
PADOVA Cambia il colore, cambiano le regole e cambiano anche i controlli delle forze dell'ordine. Da lunedì il Veneto diventa zona gialla e l'obiettivo principale sarà evitare assembramenti. Certe scene viste ieri pomeriggio, quando decine di ragazzi con la mascherina abbassata si sono riuniti in piazza dei Signori e all'Isola Memmia, ricordano che non è possibile abbassare la guardia. Proprio ieri il prefetto Renato Franceschelli ha condotto un vertice a cui hanno partecipato polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani e il sindaco di Padova. Obiettivo: mettere a punto il piano di controlli in città e nel resto della provincia. Sono stati organizzati i servizi delle pattuglie per la prima settimana e poi tra sette giorni verrà fatto un nuovo punto della situazione. L'attività cambierà: meno posti di blocco in strada (visto che decadono i divieti di uscire dai Comuni) e più controlli nelle piazze.
VIDEOCONFERENZA
«I controlli - spiega il prefetto Franceschelli - proseguono da oltre un anno ma naturalmente vanno adattati alle nuove norme. Dalla prossima settimana l'attenzione sarà principalmente sui possibili assembramenti vicino ai pubblici esercizi, ma faremo grande attenzione anche ai plessi scolastici e alle fermate di autobus e tram».
Ieri mattina il questore Isabella Fusiello ha incontrato anche Filippo Segato, segretario Appe, chiedendogli di fare un appello a baristi e ristoratori per il rispetto delle regole. «Dopo oltre un anno di pandemia la gente è come una molla compressa - sospira il questore - ma l'emergenza è ancora in corso e serve ancora un forte senso di responsabilità. Confido nei cittadini pur sapendo che molti sono sfibrati dalla crisi e che tanti imprenditori hanno subito perdite importantissime. La campagna vaccinale sta andando avanti e ne verremo fuori».
Le zone a maggior rischio-assembramenti sono gli scalini della Gran Guardia, il muretto di Piazza Duomo e l'Isola Memmia in Prato. «Per ora non abbiamo organizzato presidi fissi perché dovremo vedere come andrà sul campo. Certo, se le regole non saranno rispettate potremo pensare anche a soluzioni di questo genere».
COLLABORAZIONE
«Saremo presenti in città e in tutta la provincia, dove impegneremo mediamente 150 pattuglie al giorno - dice il colonnello Luigi Manzini, comandante provinciale dei carabinieri - Chiederemo a tutti collaborazione, non avremo atteggiamenti repressivi. Saremo attenti ai possibili assembramenti per gli aperitivi ma sorveglieremo anche la situazione vicino alle scuole».
PALAZZO MORONI
Assieme al tenente colonnello Raimondo Galletta, comandante del Gruppo di Padova della Guardia di Finanza, c'erano il comandante dei vigili Lorenzo Fontolan e il sindaco Sergio Giordani. «Abbiamo già visto che il rito dello spritz è stato anticipato d'orario - osserva Fontolan -, noi presidieremo soprattutto il centro storico con due pattuglie in strada dalle 17 a sera inoltrata».
«È chiaro che l'idea delle riaperture non può trovare contrario nessuno - riflette Giordani - ma ricordiamoci che siamo a metà del guado: la gradualità è necessaria per evitare di ripiombare in situazioni drammatiche alle porte dell'estate. Anche se costerà qualche sacrificio, bisogna fidarsi degli scienziati e del governo: siamo chiamati a fare dei passi in una direzione che tutti vogliamo, ma con prudenza. La situazione ha ancora incognite ed è un dovere preservare i risultati ottenuti fin qui».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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