LO SCENARIO
MERLARA/CONSELVE Anche se l'inferno se lo sono ormai lasciato alle

Domenica 2 Agosto 2020
LO SCENARIO
MERLARA/CONSELVE Anche se l'inferno se lo sono ormai lasciato alle spalle, continuano a restare sul chi va là: una distrazione potrebbe essere fatale, soprattutto in un momento in cui in Veneto si accendono nuovi focolai. Nelle case di riposo di Merlara e di Monselice, due dei fronti più caldi dell'emergenza coronavirus in provincia, l'allerta rimane alta, nonostante siano entrambe Covid free da più di un mese e mezzo. Tanto da tornare ad accogliere nuovi ospiti, con tutte le precauzioni del caso, fatte di ingressi scaglionati e 14 giorni di isolamento per i nuovi arrivati.
IL PENSIONATO
Il pensionato Scarmignan di Merlara, che ha perso 34 nonni su 73, sta lentamente ripopolando le stanze vuote. Attualmente gli ospiti sono 41 e altri sono in lista d'attesa. L'obiettivo resta quello di raggiungere i 60 posti letto occupati, punto di equilibrio tra la tenuta economica e il rispetto dei protocolli di sicurezza. La presidente Roberta Meneghetti non nasconde una certa preoccupazione: «Da marzo ad oggi sono andati via quattro-cinque dipendenti per pensionamento o licenziamento volontario a fronte di assunzioni altrove ma al momento non abbiamo le risorse per sostituirli». E aggiunge: «Stiamo elaborando quello che è successo, stando bene attenti che il virus non ritorni». Niente più incontri in cortile tra i nonni e i loro familiari, quindi, come succedeva fino a qualche settimana fa. Da quando la curva del contagio ha ricominciato a salire, le visite sono tornate dietro al vetro.
A Monselice, invece, non ci sono problemi di esuberi, al contrario: la struttura ha assunto due operatori a tempo determinato per permettere a chi nei mesi critici ha fatto turni non-stop di smaltire le ferie e i permessi accumulati. Il centro servizi per anziani che conta 156 posti, nell'ultimo mese e mezzo ha accolto una trentina di nuovi ospiti: ad oggi sono circa 130 i letti occupati. Anche qui le visite sono schermate: un plexiglass appoggiato sui tavoli della sala incontri divide gli ospiti dai loro familiari. Se il virus dovesse tornare, la struttura non si farà cogliere impreparata: «È stato predisposto un manuale per le procedure Covid davvero molto meticoloso spiega il neo presidente Paolo Belluco in cui vengono simulati tutti gli scenari che potrebbero presentarsi nei prossimi mesi».
NELLA BASSA
Tra Piovese e Conselvano non si registra nessun nuovo contagio da Covid-19 nelle case di riposo e si cerca di tornare alla normalità seppure nel rispetto delle norme in vigore. E dunque come trascorrere con maggiore serenità le giornate imposte dalla lunghissima quarantena che da mesi ha portato alla chiusura delle residenze protette per anziani? Ad esempio intrattenendosi in fantasiosi e divertenti giochi ispirati ai casinò di Las Vegas. È quello che hanno organizzato i responsabili della Rsa di Conselve gestita da Sereni Orizzonti all'interno dell'ospedale cittadino. Per gli anziani non autosufficienti che da metà marzo vivono in struttura con contatti limitati l'apprezzato intermezzo ludico è stato anche un utile occasione per mettere alla prova la coordinazione nei movimenti e le facoltà mnemoniche. Tra le prove proposte vi erano infatti la roulette o il lancio dei dadi con lo scopo di allenare la memoria visiva.
NELL'ALTA
Nessuna restrizione alle visite nelle quattro strutture, due a Cittadella, una a Campo San Martino ed una a Piazzola sul Brenta, afferenti al Centro residenziale per anziani di Cittadella. Lo stesso nella casa di riposo di Galliera Veneta e di Carmignano di Brenta.
(Hanno collaborato Nicola Benvenuti, Michelangelo Cecchetto, Maria Elena Pattaro)
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