LE REAZIONI
PADOVA «Mi fido della Serato e della Berti» dice il sindaco

Martedì 17 Settembre 2019
LE REAZIONI PADOVA «Mi fido della Serato e della Berti» dice il sindaco
LE REAZIONI
PADOVA «Mi fido della Serato e della Berti» dice il sindaco Giordani. Durante la riunione c'è stata una richiesta di chiarimento da parte dei sindaci sul progetto. Ho capito che è fermo da anni al ministero delle Infrastrutture e nessuno finora ha fatto il primo passo per smuoverlo. Oggi è stato chiarito che a fronte della disponibilità economica del Gra di rifare il piano e di finanziare 10 chilometri di canale scolmatore lungo il sedime dell'idrovia, circostanza che risolverebbe tutti i problemi di piene di Bacchiglione e Brenta a est di Padova e oltre, tutti i sindaci, io per primo, hanno fatto massa critica per premere sulla Regione che ha deciso di sollecitare la pratica al ministero».
SERGIO GIORDANI
«Il canale scolmatore arriverebbe fino a Venezia e il Gra si accollerebbe il costo di realizzazione (si parla di 140 milioni di euro ndr). Per la gestione della strada il metodo è quello del Passante. Il privato costruisce e poi fa pagare il pedaggio». Quanto ci vorrà? «Qualche anno. Ma vedrete che penserò io a sollecitare. Mi ricordoquando Casarin uscì sui giornali. Mai avrei pensato che sarei stato io a occuparmene». Il sindaco a margine risponde anche a una domanda sul Sant'Antonio «Per dieci anni rimarrà inalterato. La manifestazione? Giusto far capire che i padovani ci tengono molto a quell'ospedale. Quei 500 manifestanti hanno investito nel loro territorio».
LUISA SERATO
Ottimista Luisa Serato, presidente della società Gra: «Il Piano regionale dei trasporti presentato due mesi fa prevede anche il Gra all'interno delle opere. Per modificarlo bisogna togliere la camionabile, il passaggio sul Terraglione e la Bovolentana. Poi va adeguato il piano economico finanziario. La richiesta di adeguamento dovrebbe provenire dalla Regione. Dunque ho ufficialmente chiesto alla Regione di attivarsi per dimostrare che c'è interesse alla realizzazione dell'opera. Poi la società farà la sua parte come ha sempre dichiarato di voler fare. L'assessore De Berti ha dichiarato che si attiverà presso il Ministero perché faccia richiesta alla società Gra di attualizzare il vecchio progetto, penso ci vorrà qualche mese. Dopodiché con la spinta del presidente della Regione la questione può andare al Cipe per l'accettazione. A cui seguirà la gara. Onestamente sul Gra non ho mai avuto riscontri negativi dalla Regione ma ho sempre lamentato sommessamente che non si sia attivata a sufficienza su un'opera che ritengo fondamentale per il territorio».
WALTER STEFAN
Poco ottimista appare invece Walter Stefan, sindaco di Saonara. «La proposta del Gra è bloccata al ministero dal 2009 assieme ad altri 6 progetti di finanza che riguardano il Veneto. Io dal dibattito non ho colto una volontà precisa della Regione di prendersi cura del progetto. Così ho l'impressione che se la Regione non avvia un intervento deciso questa sia l'ultima riunione sul Gra, cioè stiamo celebrando il funerale di un'opera che è fondamentale per l'area centrale del Veneto e che in mancanza di un collegamento con la Pedemontana ci isolerebbe ancora di più. Eppure non è una questione di fondi visto che è un progetto di finanza come il Passante. Personalmente ho percepito dall'assessore tiepidezza sul progetto. Speriamo venga proposto con decisione al ministero».
Poi c'è il problema dei comuni che hanno vincolato le aree dei privati per il passaggio del Gra ma ora i proprietari potrebbero richiederle indietro: «Questo è un problema supplementare. Ma solo se la Regione lo considera di interesse strategico si può riconfermare il vincolo altrimenti i comuni non hanno tutti i torti. È anche uno dei motivi da considerare perché la Regione si svegli».
M.G.
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