L'OPERAZIONE
PADOVA Il finanziere e dentista Alberto Vazzoler, in carcere a Venezia per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro sporco, il 26 giugno sarà di nuovo interrogato dal pubblico ministero Roberto D'Angelo titolare delle indagini. Gli inquirenti vogliono sapere dal 59enne di San Donà di Piave tutti i nomi dei suoi clienti e vogliono capire nei dettagli il meccanismo del riciclaggio. Al momento gli investigatori sanno i nomi di due imprenditori milanesi, di uno siciliano e di alcuni uomini d'affari legati a cooperative lombarde e liguri su cui stanno rispettivamente indagando le procure di Bergamo e di Genova. Lo scorso 14 giugno Vazzoler è stato messo sotto torchio dal magistrato per sette lunghe ore. Il finanziere con due attici, uno in piazza della Frutta e l'altro nelle due torri Drago a Jesolo, ha collaborato con gli inquirenti, ma per il sostituto procuratore D'Angelo deve dire ancora molto. Solo se svuoterà del tutto il sacco sulla sua attività illecita, allora avrà buone chance di ottenere misure alternative al carcere. Gli investigatori vorrebbero anche sapere dove l'odontoiatra veneziano, ha nascosto 25 milioni di euro. In quale paradiso fiscale li ha depositati. Il sospetto porta a una banca di Panama. Vazzoler sarà di nuovo interrogato anche sulla cessione del Varese calcio. Il giorno degli arresti, due dei suoi sodali, Marco Suardi, 52 anni di Bergamo residente in Svizzera a Lugano, ed Elena Manganelli Di Rienzo, 42 anni di Padova (ex donna del dentista), erano stati pizzicati dai militari della Finanza all'interno della società mentre era in corso l'affare per vendere la squadra. E proprio Di Rienzo, la prossima settimana, sarà risentita dalle Fiamme gialle. Anche lei, secondo l'accusa, teneva i contatti con i clienti di Vazzoler e maneggiava molto denaro. Sposata a Dubai con un ricco uomo d'affari arabo, la sera prima di essere arrestata ha pernottato in un hotel super lusso di Milano dove per una camera singola la spesa minima è di 600 euro a notte. E anche dalla 42enne padovana gli inquirenti vogliono capire il meccanismo del riciclaggio messo in piedi da Vazzoler.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Il finanziere e dentista Alberto Vazzoler, in carcere a Venezia per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro sporco, il 26 giugno sarà di nuovo interrogato dal pubblico ministero Roberto D'Angelo titolare delle indagini. Gli inquirenti vogliono sapere dal 59enne di San Donà di Piave tutti i nomi dei suoi clienti e vogliono capire nei dettagli il meccanismo del riciclaggio. Al momento gli investigatori sanno i nomi di due imprenditori milanesi, di uno siciliano e di alcuni uomini d'affari legati a cooperative lombarde e liguri su cui stanno rispettivamente indagando le procure di Bergamo e di Genova. Lo scorso 14 giugno Vazzoler è stato messo sotto torchio dal magistrato per sette lunghe ore. Il finanziere con due attici, uno in piazza della Frutta e l'altro nelle due torri Drago a Jesolo, ha collaborato con gli inquirenti, ma per il sostituto procuratore D'Angelo deve dire ancora molto. Solo se svuoterà del tutto il sacco sulla sua attività illecita, allora avrà buone chance di ottenere misure alternative al carcere. Gli investigatori vorrebbero anche sapere dove l'odontoiatra veneziano, ha nascosto 25 milioni di euro. In quale paradiso fiscale li ha depositati. Il sospetto porta a una banca di Panama. Vazzoler sarà di nuovo interrogato anche sulla cessione del Varese calcio. Il giorno degli arresti, due dei suoi sodali, Marco Suardi, 52 anni di Bergamo residente in Svizzera a Lugano, ed Elena Manganelli Di Rienzo, 42 anni di Padova (ex donna del dentista), erano stati pizzicati dai militari della Finanza all'interno della società mentre era in corso l'affare per vendere la squadra. E proprio Di Rienzo, la prossima settimana, sarà risentita dalle Fiamme gialle. Anche lei, secondo l'accusa, teneva i contatti con i clienti di Vazzoler e maneggiava molto denaro. Sposata a Dubai con un ricco uomo d'affari arabo, la sera prima di essere arrestata ha pernottato in un hotel super lusso di Milano dove per una camera singola la spesa minima è di 600 euro a notte. E anche dalla 42enne padovana gli inquirenti vogliono capire il meccanismo del riciclaggio messo in piedi da Vazzoler.
M.A.
