IN CLASSE
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Una sedia vuota e un banco pieno di bigliettini

Mercoledì 23 Dicembre 2020
IN CLASSE
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Una sedia vuota e un banco pieno di bigliettini gialli alla scuola media Marco Polo. Quello di Pietro Pontin, il tredicenne ucciso dal padre nella notte tra sabato e domenica assieme alla sorella quindicenne Francesca. Ieri gli studenti e i professori dell'istituto scolastico si sono riuniti per osservare un minuto di silenzio. Quasi impossibile trattenere le lacrime. In ricordo del loro compagno, i ragazzi hanno scritto dei messaggi ricordando i momenti belli trascorsi assieme e raccontando il dramma che stanno vivendo al pensiero di non poter più rivedere l'amico di sempre. Messaggi rivolti alla mamma Roberta.
GLI ULTIMI GIORNI
Pietro frequentava la terza media al Marco Polo di San Giorgio delle Pertiche e lunedì avrebbe dovuto rientrare a scuola. Gli ultimi tre giorni prima delle vacanze natalizie. Dal weekend trascorso a casa del papà, a Sant'Ambrogio, frazione di Trebaseleghe, il tredicenne però non ha fatto più ritorno. Sconforto e sconcerto si respirano a scuola dove nessuno si capacita ancora di quanto sia successo. Con il cuore in gola i compagni di Pietro hanno scritto ieri dei post-it con pensieri, ricordi di momenti felici trascorsi assieme, parole di incoraggiamento per la mamma Roberta Calzarotto e i nonni materni Aldo e Mercede che si erano occupati di Pietro e della sorella Francesca fin da piccoli. «Ricordate che aveva un grande cuore e che noi saremo sempre con voi. Il suo sorriso sarà sempre con noi. Ha lasciato un segno indelebile» recita uno dei biglietti scritti dagli studenti ed indirizzato ai famigliari di Pietro.
IL DIRIGENTE
L'idea di consentire ai ragazzi di esprimere liberamente ciò che stanno provando in questo momento è stata voluta dagli insegnanti che hanno scelto la forma dei post it per permettere ai giovani studenti di poter cambiare in qualsiasi momento i loro messaggi facendo fluire emozioni e ricordi. «E' un evento che ha sconvolto tutta la comunità. Non abbiamo parole ha dichiarato il Dirigente scolastico Francesco Gullo La scuola è un luogo che deve alimentare sogni e sapere che questi sono stati spezzati è disarmante. Facciamo in modo che la memoria di Pietro non sia legata a momenti tragici ma a quanto di bello abbiamo vissuto assieme».
Tutti i pensieri saranno poi raccolti e fatti avere alla mamma Roberta che dopo la separazione dal marito era ritornata a vivere con i genitori, ad Arsego. Dopo le vacanze il banco di Pietro sarà spostato dall'aula e questo sarà un altro difficile passaggio da affrontare per tutti.
«Pietro era un ragazzo molto semplice e disponibile ad aiutare non solo i compagni ma anche noi docenti ha ricordato una delle sue insegnanti Quando chiedevano un aiuto era tra i primi ad offrirsi. La sua perdita lascia un vuoto che non si potrà mai colmare». I rappresentanti di classe intanto si stanno accordando per organizzare altre iniziative in ricordo di Pietro e di vicinanza alla famiglia. Tra le idee anche quella di realizzare un libro che raccolga le loro foto, ciascuna accompagnata da uno specifico ricordo di vita trascorso assieme a Pietro.
Monia Pasqualetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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