IL CASO
PADOVA Prima il confronto tra sindaco e prefetto, poi l'incontro tra

Martedì 11 Maggio 2021
IL CASO
PADOVA Prima il confronto tra sindaco e prefetto, poi l'incontro tra il questore e una delegazione di sette esercenti. E infine, nei prossimi giorni, un nuovo Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Sono le tappe che porteranno polizia, carabinieri e vigili urbani a blindare ulteriormente piazza Duomo dopo la rissa di sabato. Le scene di violenza capitate alle otto di sera nel cuore della città, con due vigili e due camerieri del Gancino aggrediti da un ragazzo e una ragazza, porteranno ad un'ulteriore stretta sulle misure. Si pensa ad un presidio fisso sul sagrato della chiesa per far sentire gli occhi puntati addosso a tutte quelle compagnie di adolescenti che ogni sera si trovano per bere e fare schiamazzi sul muretto e sotto il portico.
All'incontro di ieri in questura i baristi hanno portato anche altre richieste: più illuminazione, più telecamere, più iniziative rivolte alle famiglie per far vivere l'area. E c'è perfino chi ha chiesto che la strada davanti al Duomo venga riaperta al traffico per garantire maggior movimento ad ogni ora. Intanto si muove Fratelli d'Italia: il partito è intenzionato ad organizzare una manifestazione in piazza sabato mattina.
LE POSIZIONI
Partiamo dal prefetto Renato Franceschelli, che prende la parola in mattinata al termine della cerimonia in ricordo delle vittime del terrorismo: «Piazza Duomo è soggetta a dei brutti episodi. Sull'area il Comune è già intervenuto potenziando l'illuminazione, un intervento che va nella direzione giusta. Prima di decidere provvedimenti dobbiamo capire la dinamica di ciò che è accaduto sabato. Se saranno adottati, credo che dovranno riguardare tutto il centro storico. Dobbiamo anche porci la domanda sul perché spesso questi episodi si verifichino davanti allo stesso locale». Il prefetto apre una parentesi anche sui No Vax: «Chi viola la norme anti Covid deve essere sanzionato. Ma per ora non abbiamo intenzione di vietare i banchetti di queste persone, tutti hanno diritto a esprimere la propria opinione».
Accanto a lui c'è il sindaco Sergio Giordani: «Che qualcuno arrivi in centro per disturbare e creare problemi non è accettabile. Queste persone vanno punite in maniera esemplare. Se necessario, il prossimo fine settimana schiereremo ancora più agenti per controllare il centro».
Ecco poi il questore Isabella Fusiello: «La soluzione al problema non è il presidio in centro del Reparto Mobile. E' necessario capire perché i ragazzi si comportano in questo modo. Credo non sia un caso che questi episodi accadano spesso davanti allo stesso locale, proprio per questo sarà interessante confrontarsi con i commercianti e gli esercenti che lavorano nella piazza. Vogliamo capire assieme a loro cosa succede». Poi, dopo l'incontro, il questore aggiunge: «Abbiamo raccolto le loro proposte e saranno tutte valutate. Questa è una delle piazze più belle e storiche di Padova. Va rispettata, non può essere teatro di bagarre e violenze».
LE CATEGORIE
Filippo Segato, segretario Appe, spiega: «Prima certi fatti accadevano in orario notturno e vedevamo gli effetti al mattino con i cocci di vetro per terra, ora capitano anche in pieno giorno. Giusto affrontare subito il problema per il breve periodo ma pensiamo anche al lungo periodo. Telecamere, illuminazioni, iniziative: questa per noi è la strada. Ma è giusto dire che qui c'è anche un problema di educazione delle famiglie».
L'ottico Massimiliano Pellizzari, presidente dell'Associazione commercianti del centro, sabato ha visto tutto e ieri è stato chiamato dalla Polizia locale per ricostruire i fatti. «È inaccettabile che episodi del genere capitino nelle piazze del centro mettendo a repentaglio l'incolumità di centinaia di persone. Le forze dell'ordine hanno dimostrato ancora una volta grande professionalità e sangue freddo, gli effetti potevano essere anche peggiori».
Domenica sera i carabinieri sono intervenuti per una lite tra due giovani. In questo caso si sono riappacificati subito, ma l'allerta per questi episodi resta alta.
Gabriele Pipia
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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