I SINDACATI
CERVARESE SANTA CROCE «Ora è il tempo del lutto e del dolore,

Domenica 26 Gennaio 2020
I SINDACATI
CERVARESE SANTA CROCE «Ora è il tempo del lutto e del dolore, poi sarà quello delle nostre mosse sindacali e delle eventuali azioni legali della famiglia». Sergio Polzato, il sindacalista Femca Cisl che seguiva il lavoratore prima della tragedia di mercoledì pomeriggio, fa capire che non è affatto finita qui. Ieri mattina era in chiesa e la sua voce è ancora stravolta. «Non c'erano i vertici dell'azienda, ma su questo preferisco non dire nulla, credo fosse una volontà della famiglia - ammette Polzato -. Io posso dire solo che incontreremo il fratello Davide e i suoi genitori per capire assieme a loro la strada che intenderanno intraprendere. Noi ci occuperemo della fase sindacale, valutando se il licenziamento per giusta causa fosse effettivamente legittimo o meno. Il fatto che il licenziamento abbia rappresentato poi la scintilla per scatenare la tragedia è un altro discorso e spetterà alla famiglia agire eventualmente di conseguenza. Noi valuteremo solamente se l'azienda si è comportata in maniera corretta con il lavoratore. Stop».
LA CONTESTAZIONE
Un'idea, comunque, il sindacalista ce l'ha già. «La punizione mi sembra sproporzionata perché stiamo parlando di una persona disponibile che non ha mai voluto approfittare dei permessi, anzi. Se serviva, era anche pronto a spostarli. Per questo motivo siamo così amareggiati». Una linea confermata da Samuel Scavazzin, segretario generale della Cisl di Padova e Rovigo: «Incontreremo la famiglia e capiremo cosa intendono fare dal punto di vista legale. Abbiamo già detto che siamo pronti a dare tutto l'appoggio possibile per quel che sarà nelle nostre competenze, ma non c'è dubbio che sia una situazione complessa perché è un terreno molto delicato e per fortuna inesplorato».
L'AZIENDA
Per mercoledì è in programma una riunione di tutte le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) della Cgil e della Cisl. Sarà un momento-chiave per capire come evolverà la vicenda dal punto di vista sindacale. I vertici dell'azienda, presi di mira da molti lavoratori, sono sconvolti e increduli. Dario Baessato, general manager, e Giovanni Ceron, direttore del personale, hanno firmato la lettera di licenziamento e nei giorni seguenti non si sono tirati indietro nel spiegare il proprio dolore e le proprie motivazioni. «A metà dicembre gli era stata inviata la lettera di contestazione e venerdì della scorsa settimana l'abbiamo incontrato in azienda assieme al rappresentante sindacale per l'audizione - hanno precisato i due vertici della Ivg Colbachini, azienda leader nel settore della produzione di tubi flessibili in gomma -. È stato tutto effettuato come prevede la norma. Sono sempre decisioni non facili e non si basano certo sul sentimento, ma su fatti oggettivi». Ceron aveva aggiunto altri particolari: «Mercoledì quando gli è stata consegnata la lettera di licenziamento tutto si era svolto con toni tranquilli. Nei prossimi giorni sarebbe passato in azienda per ritirare i suoi effetti personali che teneva nell'armadietto». Simone, invece, ha fatto una scelta diversa. In azienda non ci è più tornato. Travolto da paure e tormenti, ha pensato non ci fossero più motivi per andare avanti.
G.P.
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