I NUMERI
MONSELICE Il timore che il numero di contagiati da Covid-19 torni ad

Mercoledì 1 Luglio 2020
I NUMERI MONSELICE Il timore che il numero di contagiati da Covid-19 torni ad
I NUMERI
MONSELICE Il timore che il numero di contagiati da Covid-19 torni ad aumentare nella provincia padovana sembra farsi sempre più concreto. Seppure tra capoluogo e provincia i dati continuino ad essere confortanti, negli ultimi giorni si sono infatti registrati alcuni nuovi casi che, dopo un paio di settimane in cui non erano emersi nuovi contagi, vanno quantomeno tenuti d'occhio. A fare i conti con il ritorno del Covid è finora soprattutto l'ospedale di Monselice. Nelle scorse ore al pronto soccorso dell'ospedale Madre Teresa di Calcutta, a Schiavonia, si è presentata una 41enne romena con i sintomi tipici della malattia, già piuttosto avanzati. Il tampone a cui è stata sottoposta la donna non ha lasciato spazio a dubbi e così per lei è stato disposto il ricovero.
IL VIAGGIO
La 41enne era partita da Chisinau, la capitale della Moldavia, lo scorso 26 giugno per venire a trovare la sorella, residente a Tribano. Il suo aereo era atterrato venerdì alle 19.20 all'aeroporto Catullo di Verona. Poi, da lì, la 41enne si era spostata fino a raggiungere la parente nel Comune della Bassa. Quasi subito, però, erano insorti i sintomi tipici del Coronavirus, all'aggravarsi dei quali la 41enne si è decisa a farsi portare all'ospedale. Una volta accertata la presenza del virus, è stato immediatamente allertato il dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6, che si è attivato per individuare tutte le persone con le quali la romena potrebbe essere entrata in contatto da quandeo è arrivata in Italia. Soltanto poche ore prima dell'arrivo della 41enne romena all'ospedale di Schiavonia, al pronto soccorso era stato diagnosticato un nuovo caso, il primo dopo due settimane di tregua nella struttura monselicense. Una 40enne cinese, disoccupata e regolarmente residente in un comune del Padovano, si era infatti presentata ai sanitari lamentando lievi sintomi riconducibili al Covid-19, ma soprattutto segnalando di essere entrata in contatto con un suo amico di un'altra provincia, poi risultato positivo al virus. Era così scattata la procedura d'ordinanza: la cinese era stata isolata in una stanza per non venire a contatto con altri pazienti ed era stata sottoposta al tampone e all'esame sierologico. Entrambi avevano dato esito positivo, ma, dal momento che la sintomatologia era lieve, non è stato disposto il ricovero, bensì solo l'isolamento domiciliare.
IL PRECEDENTE
Era invece stata ricoverata al dipartimento di Malattie Infettive di Padova all'inizio del mese di giugno la donna moldava che, dopo un viaggio nel proprio paese di origine, era rientrata a bordo di un bus in città per fare la badante. Aveva appena preso servizio presso un anziano residente a Padova, quando le era salita la febbre, accompagnata da tosse e disturbi respiratori. Recatasi all'ospedale, le era stato fatto il tampone, che aveva dato esito positivo.
Subito erano scattati tutti i protocolli del caso. Anche la famiglia padovana presso cui la moldava prestava servizio era stata sottoposta a tampone e controllata. Visto il miglioramento delle sue condizioni di salute, la badante moldava si trova ora in isolamento fiduciario. Come lei, anche una passeggera del bus con la quale aveva condiviso il viaggio: subito erano scattate le procedure per individuare gli altri passeggeri (11 compreso l'autista) ed isolare tutte le persone con le quali la donna era entrata in contatto.
PREVENZIONE
Complessivamente nelle ultime settimane sono state messe in isolamento fiduciario dieci persone che, in diverse occasioni, sono entrate in contatto con l'ammalata.
Nel reparto di Malattie Infettive di Padova è tuttora ricoverato anche un 80enne di Selvazzano.
L'uomo, come la moglie 65enne, è risultato positivo al Covid-19, ma le sue condizioni non preoccupano i medici. L'anziano è infatti paucisintomatico, ovvero presenta una lieve sintomatologia. E pochi sintomi presenta anche un altro ricoverato: un 39enne residente a Padova, risultato positivo al virus, ma le cui condizioni di salute sono nel complesso piuttosto buone.
Camilla Bovo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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