GLI INTERROGATORI
PADOVA É una partita a scacchi dall'esito incertissimo.

Venerdì 22 Novembre 2019
GLI INTERROGATORI
PADOVA É una partita a scacchi dall'esito incertissimo. Gli indagati hanno preferito non anticipare le strategie difensive in attesa del deposito degli atti d'inchiesta. La raffica di interrogatori per il controverso scandalo delle provette manomesse a Medicina legale non ha prodotto passi avanti. Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del pubblico ministero Silvia Golin il professor Massimo Montisci, direttore dell'unità operativa di Medicina legale, l'esperto di infortunistica stradale Eduardo Urschitz e l'albergatore Rocco Sbirziola. Potrebbero, ma il condizionale è d'obbligo, decidere di sottoporsi al contraddittorio con la pubblica accusa una volta che avranno contezza delle accuse. L'esperto di infortunistica Urschitz ha tra l'altro cambiato difensore: l'avvocato Massimo Munari è stato sostituito dal collega Pietro Someda. Con tutta probabilità ha scelto la stessa linea attendista anche il chimico dell'Istituto Alessandro Nalesso che ha preferito disertare l'appuntamento in Procura.
Ha fatto scena muta davanti al sostituto procuratore Golin pure un quinto indagato, il quarantenne padovano Michele Casadio. Secondo l'ipotesi accusatoria sarebbe uno dei beneficiari dello scambio di provette. Pizzicato al volante sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, l'uomo si sarebbe ritrovato in un mare di guai tra sanzioni penali ed amministrative.
Dagli atti d'indagine emerge che gli sarebbe stato indicato a chi rivolgersi per risolvere i suoi problemi. Casadio sarebbe stato indirizzato al direttore Montisci. Ma i suoi esami clinici - sempre secondo l'accusa - non avrebbero seguito la procedura abituale. Nel corso delle indagini i dati relativi ai suoi esami sarebbero stati ritrovati nel macchinario sbagliato, cioè nello strumento che viene solitamente utilizzato per effettuare gli accertamenti sulle persone decedute e non in quello riservato ai vivi. Una stranezza di cui il pubblico ministero Golin avrebbe voluto chiedere conto al professor Montisci.
A questo punto il fascicolo d'inchiesta dovrebbe essere ormai completo. Ed il deposito delle carte, a disposizione degli indagati, sarebbe imminente. Resta da capire se per qualcuno degli indagati verrà operato uno stralcio con la richiesta di archiviazione.
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci