Due tragedie della solitudine, anziani trovati morti in casa

Giovedì 13 Febbraio 2020
Due tragedie della solitudine, anziani trovati morti in casa
I DRAMMI
PADOVA Due volte nella giornata di ieri polizia e sanitari del Suem sono intervenuti in città per il recupero di due corpi. Un uomo di 65 anni e una donna di 73 sono stati trovati cadavere nelle rispettive abitazioni a Forcellini e Mortise. Ad accomunarli la triste sorte di essere ritrovati solo dopo molti giorni. Circa dieci nel primo caso, almeno quattro nel secondo. Vite quasi eremitiche, di gente sola dietro la porta di un appartamento, seppur in palazzine gremite di famiglie. Soli, per volere o per forza, a fare i conti con l'età e gli acciacchi. Soli anche dopo la morte, scoperta grazie a qualche vicino con un interessamento che però non è bastato a scongiurare la tragedia.
L'ALLARME
Ieri mattina a telefonare alla questura è stato un residente del civico 30 di via Mortise. L'uomo fa le veci di portiere, vive lì da anni e dava una mano a un'anziana che viveva da sola al terzo piano. Luciana Paccagnella, 73 anni, era un'inquilina storica ma negli ultimi anni si era chiusa in sé stessa. Il vicino le portava la spesa ma da sabato non ha più avuto notizie di lei, telefono e campanello muti. L'uomo non aveva i recapiti di alcun parente perciò ha dato l'allarme alle forze dell'ordine. Aperta la porta l'hanno trovata supina nel letto e da subito è stato chiaro che nulla si sarebbe potuto fare per salvarla. Il medico legale ha accertato che la morte era sopraggiunta da diversi giorni, da sabato o domenica. A stroncarla nel sonno sarebbe stato un malore legato ad alcune patologie di cui soffriva. Acclarata la causa naturale della morte, il pubblico ministero non ha disposto l'autopsia e la salma è stata messa a disposizione dei parenti che nei prossimi giorni organizzeranno i funerali. I vicini che si sono trasferiti negli ultimi mesi a stento ricordano quella donna con qualche problema di deambulazione che si faceva vedere molto raramente. «Aveva deciso di ritirarsi, non gradiva ricevere visite e ormai non usciva più - racconta il proprietario di un alloggio del piano terra dopo aver parlato con un nipote dell'anziana, che di tanto in tanto le faceva visita - di certo era malata ma pare che non si curasse. Si è letteralmente lasciata andare e purtroppo ha fatto una fine ingrata. Il nipote veniva a trovarla, ma ultimamente lei non voleva vedere nessuno».
Alle 12 un intervento analogo ha portato al ritrovamento del corpo del 65enne Secondo Marsonet, che giaceva in avanzato stato di decomposizione nel suo alloggio al secondo piano del civico 2 di via Dorighello a Forcellini. Anche in questo caso ad avviare la macchina dei soccorsi sono stati i dirimpettai, allarmati dal fatto di non sentirlo da giorni e dal vedere le tapparelle sempre abbassate. L'uomo non ha parenti in vita perciò i vicini hanno avvisato l'amministratore di condominio che ha chiamato il 113. All'interno, uno spettacolo macabro. Secondo era riverso, stroncato da un malore. Lunghi i rilievi prima di poterne rimuovere la salma. «Era stato adottato e i genitori sono morti molti anni fa. Viveva qui da più di trent'anni e da parecchi era in pensione anche per via dell'invalidità legata ad alcune malattie - spiega l'amministratore - l'alloggio era in condizioni igieniche drammatiche, in passato qualche vicino si era lamentato per la presenza di un gatto e per la mancanza di pulizia». «Si muoveva con il deambulatore e una carrozzina elettrica ma da mesi era praticamente sempre in casa. Si faceva portare i pasti ma dalla settimana scorsa non ha più ritirato nulla. Mai visto né sentito parlare di alcun parente, so solo che deve aver lavorato come idraulico» lo ricorda la vicina. La causa della morte è naturale, ma non è escluso che sul cadavere vengano disposti ulteriori accertamenti.
Serena De Salvador
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