Crac Padova Tre, gli ex vertici verso il processo

Martedì 14 Luglio 2020
Crac Padova Tre, gli ex vertici verso il processo
PIOVE DI SACCO
Il crac di Padova Tre è arrivato all'atto conclusivo: è la società fallita tre anni fa e gestore allora del servizio raccolta rifiuti per 52 comuni del Padovano. Domani sarà il Gup di Rovigo a decidere se rinviare a giudizio i dodici indagati, tra cui Simone Borile, 50 anni di Battaglia, ex amministratore unico e legale rappresentante di Padova Tre, e già alla sbarra per lo scandalo dei migranti con la cooperativa Ecofficina. Le accuse a vario titolo sono di bancarotta fraudolenta per distrazione, bancarotta documentale, false comunicazioni sociali e bancarotta preferenziale. La società è stata dichiarata fallita il 29 settembre 2017 con un buco di 30 milioni di euro. I dodici per cui è stato chiesto il giudizio, oltre a Borile, sono gli ex amministratori e revisori dell'azienda Territorio Rifiuti ed Ecologia. Sono Stefano Chinaglia, 52 anni, di Piove di Sacco, già presidente del Cda. Quindi Gaetano Battocchio, 45 anni, di San Martino di Venezze, vicepresidente e poi amministratore delegato della cooperativa Ecofficina, poi diventata Edeco, Giampaolo Mastellaro, 60 anni, di Piove di Sacco, già presidente e amministratore delegato delle coop Ecofficina Servizi ed Ecos, e i revisori dei conti Alcide Nicchio, 65 anni, di Montagnana, Patrizia Bazzi, 48 anni, di Baone, Gianmarco Rando, 49 anni, di Este, e Angelo Donato, 50 anni, di Monselice, tutti già a processo (tranne Bazzi, prosciolta per prescrizione) nel primo filone d'indagine con le accuse a vario titolo di falso materiale, frode in pubbliche forniture, peculato ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Completano l'elenco gli ex presidenti del Cda di Padova Tre Nicola Ferro, 54 anni, di Merlara, e Luca Mariotto, 50 anni, di Venezia, l'ex vicepresidente Franco Quattromani, 61 anni, pure di Venezia, e il procuratore speciale Alessandro Dargenio, 45 anni, di Sant'Elena. Chinaglia, Borile e Ferro sono accusati, assieme a Battocchio e Mastellaro, di aver distratto oltre 750 mila euro attraverso il pagamento di fatture per operazioni inesistenti emesse dalle cooperative Ecofficina/Edeco ed Ecofficina Servizi/Ecos negli anni 2014 e 2015. Altre attività distrattive vengono contestate a Chinaglia, Borile, Mariotto e Quattroman. Gli ultimi amministratori di Padova Tre D'Argenio, Ferro, Mariotto e Quattromani sono invece finiti nell'inchiesta per bancarotta preferenziale.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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