IN TELEVISIONE
PADOVA Il programma televisivo Le Iene è finito nel mirino della Procura. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare del fascicolo, ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di diffamazione la iena Alessandro De Giuseppe, 49 anni di Brugherio in provincia di Monza, Laura Casarotto 50 anni di Milano (responsabile della trasmissione), e Andrea Ferrari 43 anni di Stienta in provincia di Rovigo. Quest'ultimo è il papà di un bambino operato di cuore a Padova, da un cardiochirurgo che è stato protagonista in negativo del programma televisivo targato Mediaset e del profilo Facebook di Ferrari. Il padre aveva attaccato il medico, sostenendo che suo figlio di appena 5 anni era stato sottoposto a un intervento chirurgico realizzato con modalità e materiali sperimentali. Non solo, che il pacemaker applicato al bambino era stato posizionato male. E che l'aggravarsi delle condizioni del piccolo erano dovute alla negligenza del cardiochirurgo. Le Iene, nel dicembre del 2017, avevano mandato in onda un servizio sul caso di fatto, secondo l'accusa, diffamando l'operato del medico di Padova. Le indagini hanno messo in luce che l'operazione al bambino è stata effettuata nel rispetto delle procedure, ma soprattutto che il cardiochirurgo ha agito nel giusto e che non ha partecipato a tutti i passaggi della vicenda, come invece hanno raccontato Le Iene e il padre del bimbo di 5 anni.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Il programma televisivo Le Iene è finito nel mirino della Procura. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare del fascicolo, ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di diffamazione la iena Alessandro De Giuseppe, 49 anni di Brugherio in provincia di Monza, Laura Casarotto 50 anni di Milano (responsabile della trasmissione), e Andrea Ferrari 43 anni di Stienta in provincia di Rovigo. Quest'ultimo è il papà di un bambino operato di cuore a Padova, da un cardiochirurgo che è stato protagonista in negativo del programma televisivo targato Mediaset e del profilo Facebook di Ferrari. Il padre aveva attaccato il medico, sostenendo che suo figlio di appena 5 anni era stato sottoposto a un intervento chirurgico realizzato con modalità e materiali sperimentali. Non solo, che il pacemaker applicato al bambino era stato posizionato male. E che l'aggravarsi delle condizioni del piccolo erano dovute alla negligenza del cardiochirurgo. Le Iene, nel dicembre del 2017, avevano mandato in onda un servizio sul caso di fatto, secondo l'accusa, diffamando l'operato del medico di Padova. Le indagini hanno messo in luce che l'operazione al bambino è stata effettuata nel rispetto delle procedure, ma soprattutto che il cardiochirurgo ha agito nel giusto e che non ha partecipato a tutti i passaggi della vicenda, come invece hanno raccontato Le Iene e il padre del bimbo di 5 anni.
M.A.
