L'ESPERTO
VENEZIA Chi abita nella zona rossa contaminata dai Pfas ha livelli

Giovedì 23 Novembre 2017
L'ESPERTO
VENEZIA Chi abita nella zona rossa contaminata dai Pfas ha livelli alti di colesterolo? «I Pfas non fanno niente, non c'entrano, non c'è nessuna correlazione tra patologie e sostanze perfluoroalchiliche, non c'è nulla che dimostri a livello scientifico una associazione tra Pfas e alterazioni patologiche o di funzioni fisiologiche. Non c'è neanche nulla che provi una mortalità maggiore». Così il professor Angelo Moretto, padovano, un curriculum alto così: medico del lavoro, esperto di tossicologia sperimentale clinica, docente di medicina del lavoro a Milano, chairman del comitato dell'Oms sui pesticidi oltre che componente del consiglio direttivo dell'organizzazione Hesy, organizzazione no profit che lavora per mettere in rete gli scienziati di tutto il mondo che appartengono a governi, università, industrie, e organizzazioni non governative. Ma Moretto è anche consulente di Miteni, l'azienda di Trissino, nel vicentino, ritenuta la principale responsabile dell'inquinamento da Pfas.
LE CONTESTAZIONI
Ieri, in un incontro a Padova organizzato dall'azienda, il professor Moretto ha detto che non ci sono studi scientifici che provino la correlazione di malattie alla presenza di Pfas. «Anche lo studio del professor Tony Fletcher del 2011 nel caso DuPont, in America, ha ammesso che i dati sono insufficienti a trarre conclusioni». Non si potrebbe, allora, fare nuovi studi scientifici? «Per uno studio ci vogliono almeno due anni», ha detto Moretto che ha anche demolito lo studio epidemiologico eseguito da alcuni ricercatori, tra cui Marina Mastrantonio, secondo cui i rischi per la salute a causa dei Pfas sarebbero rilevanti, tanto da aver registrato 1.260 morti in più in trent'anni. «Quello studio - ha detto Moretto - ha talmente tanti e tali difetti metodologici che non vale neanche la pena di leggere i risultati». Da quello che raccontano in Miteni, non ci sarebbero scienziati disponibili ad occuparsi della vicenda: «È un tema che non dà prestigio, impopolare, si sono tirati tutti indietro». Il professor Moretto ha detto di essere rimasto invece colpito dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, secondo cui lo screening sulla popolazione con la pulizia del sangue (plasmaferesi) sarebbe «un intervento invasivo», privo di «evidenze scientifiche» e che potrebbe esporre «a rischi medico-legali».
LA DENUNCIA
Miteni, intanto, ha annunciato di voler ricorrere alle carte bollate contro Mitsubishi, la precedente proprietà della fabbrica. Il riferimento è all'accusa formulata dal gruppo consiliare regionale del M5s secondo cui Miteni sarebbe stata a conoscenza già dal 2009 della contaminazione da Pfas ma solo nel 2013 ha effettuato la segnalazione alle autorità competenti, motivo per cui dovrebbe essere multata. Miteni ieri ha fatto sapere di contestare le accuse del M5s e di aver deciso di denunciare Mitsubishi: il documento trovato dai carabinieri del Noe da cui emerge che della contaminazione si era a conoscenza sin dal 2009 è stato rinvenuto - ha detto Miteni - non a Trissino, ma in un ufficio a Milano e l'attuale proprietà non ne era assolutamente a conoscenza: «Mitsubishi aveva l'obbligo contrattuale di consegnarci tutte le informazioni e non l'ha fatto, la denunciamo».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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