Una segheria in Cadore poi la scelta del turismo

Domenica 22 Luglio 2018
Una segheria in Cadore poi la scelta del turismo
CORTINA
In una segheria di Calalzo di Cadore c'è Angelo Vascellari che lavora, alla fine dell'Ottocento: tutto nasce lì, da quel progenitore di una famiglia dinamica di imprenditori. A dare una svolta all'azienda di famiglia è Emilio, un dei figli, che la madre chiama Valentino, nato nel 1891. Da ragazzo finisce in Libia, per la guerra contro la Turchia; terminato l'obbligo militare non toglie la divisa, resta nell'esercito sino al termine della Prima guerra mondiale. Torna a casa nel 1919, prende in mano l'azienda, diventa sindaco e poi podestà del suo paese. Inizia una nuova attività: produce energia elettrica, arriva a possedere venti centraline, poi vende elettrodomestici di casa in casa. Lo affiancano i due figli Bruno e Giorgio, le attività si sommano, nel 1946 apre lo stabilimento Sosvi a Ospitale di Cadore. La nazionalizzazione dell'energia elettrica nel 1963 porta capitali alla famiglia, che apre quattro segherie in Alto Adige. Poi il grande salto verso le vette, in Marmolada e in Tofana: due progetti arditi, ambiziosi, un po' folli, ma belli. La prima società si costituisce nel 1963, ne scrive Dino Buzzati. Di pari passo ci si muove a Cortina, su una intuizione di Giulio Apollonio: sciare sulla Tofana, a 2.500 metri, dove la neve regna a lungo. Si comincia a costruire nella primavera 1967, dopo diversi anni di trafila burocratica. Il 23 marzo 1968 c'è l'inaugurazione del secondo tronco; un anno dopo apre il primo, il 13 luglio 1971 l'ultimo tratto. Nell'azienda entrano Mario e Valentino, che coltivano il culto del nonno. E lo trasmettono ad Andrea, nuova generazione dei Vascellari, per altre pagine da aggiungere al libro Una famiglia, tante imprese, una storia, presentato ieri sulla Tofana.
M.Dib.
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