Truffa diamanti: class action contro la banca

Mercoledì 12 Giugno 2019
Truffa diamanti: class action contro la banca
IL CASO
BELLUNO Diamanti venduti a prezzi gonfiati in banca: anche 4 risparmiatori bellunesi sono finiti nella maxi-truffa e ora chiedono i soldi all'istituto di credito, trascinandolo in Tribunale. La società che ha venduto le pietre, l'Intermarket Diamond Business (Idb, società di Milano) è fallita il 15 gennaio scorso, con diamanti, in molti casi, ancora in custodia. Sul raggiro c'è un'inchiesta penale in corso, coordinata dalla Procura di Milano, che ha effettuato un sequestro preventivo per 700 milioni di euro. Ma per risarcire le vittime quei soldi non basteranno. Così i quattro bellunesi, mentre attendono che la giustizia penale faccia il proprio corso, hanno deciso di agire anche contro la banca in una causa civile, una class action in cui richiedono i danni. L'istituto di credito infatti avrebbe fatto da intermediario, e, come svelato ieri sera da un'inchiesta di Report, in alcuni casi oltre alle commissioni ci sarebbero stati anche i regali. «Riteniamo che possa esserci una responsabilità solidale della banca», afferma l'avvocato Davide Fent che assiste i risparmiatori che si sono affidati all'associazione consumatori di Feltre (Associazione europea consumatori indipendenti Aeci).
LA TRUFFA
La maxi-truffa era finita alle cronache nazionali nei mesi scorsi, perché tra le vittime c'erano anche molti Vip, come Vasco Rossi che ha perso una somma che si aggira sui 2,5 milioni di euro o ancora, Federica Panicucci (54mila euro) e Simona Tagli (29mila euro), che ha perso una somma più vicina a quella dei risparmiatori bellunesi
. I diamanti sono un bene rifugio in periodo di crisi e sono stati proposti dalla banca bellunese, 7 anni fa a diversi bellunesi. Anche i 4 che si sono rivolti all'associazione consumatori di Feltre chiedendo aiuto hanno fatto l'affare. L'istituto di credito ha chiamato un intermediario della società Intermarket Diamond Business che è arrivato nell'agenzia bellunese. Sono state mostrate le pietre su listini pubblicati du riviste specializzate, con un pagamento di 40mila euro per i diamanti acquistati dai quattro bellunesi, a fronte di 12mila euro del valore reale. «I diamanti - evidenzia il legale - erano venduti ad un prezzo circa quattro volte il reale valore e Intermarket Diamond Business, per convincere gli investitori sulla convenienza dell'operazione, provvedeva a pubblicare finte quotazioni, che poi si sono rivelate essere pagine pubblicitarie a pagamento».
LA CAUSA
«Di fatto - spiega l'avvocato Fent che assiste i consumatori - è stato fatto un contratto avvallato dal consulente della banca, che era sempre presente e ha portato nei locali della banca la società ed il cliente». Da qui la presunta responsabilità della banca, che è stata provata in alcuni casi. Una recente sentenza del Tribunale di Verona, ad esempio, ha accertato la piena responsabilità della banca che faceva di intermediaria tra il cliente e Idb promuovendo l'acquisto di diamanti in cambio di laute commissioni. Per chi si ritrovasse nella stessa situazione dei quattro bellunesi può unirsi alla class action contattando l'Associazione Europea Consumatori Indipendenti di Feltre guidata dalla Orietta Sacchet (0439.300030).
L'INCHIESTA
Il programma televisivo Report di Raitre nella puntata di lunedì ha svelato che molte banche che avevano stipulato una convenzione con l'Idb avrebbero anche ricevuto favori: regali e viaggi per i manager ai vertici degli istituti. Un particolare che potrebbe emergere anche nella causa bellunese.
Olivia Bonetti
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