Stazione: cantiere in ritardo, ma si parte

Giovedì 19 Settembre 2019
Stazione: cantiere in ritardo, ma si parte
IL PROGETTO
BELLUNO Qualche intoppo deve ancora essere risolto. Offerte con ribassi eccessivi hanno allungato i tempi in due dei sei cantieri della Rigenerazione urbana del Comune, non è chiaro quando l'inghippo verrà superato, ma la macchina burocratica sta lavorando per mettere in cantiere prima possibile anche questi due progetti. Ad assicurarlo è l'assessore alla rigenerazione urbana Franco Frison. Il tempo delle grandi opere è arrivato, sì, ma che fatica.
PIAZZALE E CHIESA
I nodi stanno qui. In via Jacopo Tasso, nell'ex chiesa dei Gesuiti sconsacrata e in attesa di una nuova funzione, e nel piazzale della stazione che allo stesso modo non ha ancora una ditta pronta a far partire i lavori. Un'offerta anomala ha bloccato l'iter, all'ex luogo sacro parte del compendio dell'ex caserma Tasso. Un ribasso eccessivo in sede di offerta, infatti, ha fatto sì che il cantiere non venisse aggiudicato alla prima ditta in graduatoria. È stata proprio l'impresa a fare un passo indietro, invece, nel caso del restyling del piazzale della stazione. Il privato, un'azienda siciliana, aveva inizialmente portato a casa il lavoro con un ribasso del 12% sul costo iniziale. «Ma l'offerta è valida solo per un determinato periodo, dopo scade e la ditta può decidere se confermarla o meno spiega Frison -. Nel caso della stazione il privato ha deciso di ritirarsi dalla gara. Quindi, come per i Gesuiti, ora sono in corso le procedure amministrative per consentire l'affidamento dei lavori alla seconda ditta in gara. Siamo in contatto con la Provincia di Vicenza, ente che sta curando le procedure di gara». Nel caso del piazzale la seconda ditta sarebbe veneta e avrebbe presentato un'offerta inferiore del 6% rispetto al prezzo iniziale.
IL PARCO DEL PIAVE
Procedura ferma, in attesa di risposta, per quanto riguarda gli interventi previsti a Lambioi lungo la riva destra del Piave. Qui gli eventi del 29 ottobre 2018 hanno tanto sconvolto l'equilibrio e la conformazione dell'area, distruggendo il parco, da rendere necessaria una modifica al progetto iniziale e una sua riformulazione. Ma serve il via libera da Roma, per poter procedere con il nuovo disegno. «Il permesso deve arrivare dal gruppo di monitoraggio della Presidenza del Consiglio dei ministri spiega Frison -. Con la nomina dei nuovi sotto segretari l'iter dovrebbe riprenda, perché dovrebbe essere nominato anche il vice segretario con delega alla rigenerazione. Questa, di fatto, è l'unica partita rimasta un po' indietro».
I CONTI
Per gli altri progetti è tutto in regola. Finora il Comune ha sostenuto costi per circa un milione di euro, riferibili a spese tecniche e di progettazione. Verranno rimborsati dal Governo. «I soldi dovrebbero arrivare non appena il gruppo di monitoraggio si riunisce e li liquida conclude l'assessore -. Il Governo Salvini Cinque Stelle aveva portato ad una modifica della convenzione, con un cambiamento proprio sul fronte dei pagamenti. Mente inizialmente gli accordi parlavano di un trasferimento di fondi iniziale, ora il Comune deve anticipare le spese, rendicontarle e attendere il trasferimento dei soldi».
Alessia Trentin
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